Manuel Laurora replica a Marco Filippeschi

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 7 Giugno 2020

Il consigliere comuanle risponde alle parole dell'ex sindaco di Pisa in merito alla Moschea da costruire a Porta a Lucca

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del consigliere comunale del gruppo misto Manuel Laurora con la quale intente rispondere alle affermazioni dell’ex sindaco di Pisa Marco Filippeschi: Manuel Laurora è consigliere comunale di maggioranza eletto grazie alle preferenze dei residenti pisani, in quota Lega, da indipendente, visto il ruolo di presidente del comitato cittadino 'Il Popolo decide' (ad oggi consigliere del Gruppo Misto), che ha portato avanti una battaglia referendaria democratica e partecipativa, che ‘qualcuno’ ha negato per ben due volte. Poi, così come accade sempre in democrazia, i cittadini tornano a votare, e guarda caso hanno punito e mandato a casa proprio l’arroganza del PD, proprio coloro che hanno negato la parola al popolo sulla questione grande moschea, loro, quelli del fallimentare parcheggio in piazza Vittorio Emanuele II, (otto anni di cantiere a cielo aperto che non ha risolto i problemi), loro, quelli del fallimentare progetto milionario del People Mover, loro, quelli che hanno lasciato l’area Stazione sempre più degradata e sporca (altro che biglietto da visita per i turisti, e non solo), loro, quelli che hanno lasciato una città imbrattata, senza la minima cura sin dalle piccole cose alle più grandi, dalla cura del verde pubblico, alle rotonde, alla condizione dei marciapiedi e strade, eccetera eccetera. Si sentivano i “reali” indiscussi della città, si sentivano il Palazzo, come fosse casa loro e non la casa di vetro di tutti, così come dovrebbe essere sempre. La verità è che la sconfitta brucia a Filippeschi, brucia al PD che ancora non si capacita di aver perso la fiducia della gente, senza mai concedere quella partecipazione richiesta da migliaia e migliaia di firme, senza neanche ascoltare i quartieri coinvolti nei progetti più rilevanti, senza neanche mai coinvolgere i residenti di Porta a Lucca sulla costruzione della grande moschea (con minareto e cosiddetta ‘scuola coranica’), loro, quelli che hanno lasciato abbandonati per anni e anni anche le periferie come il CEP, per non parlare di tutto il litorale pisano. E che fa Filippeschi, oggi? Rispunta come un fungo, proprio colui che ha portato alla sconfitta il suo PD e il centrosinistra, colui che non è probabilmente neanche riuscito a farsi candidare per tornare almeno a Roma, in parlamento, oggi torna solo per attaccare, senza nessun ragionamento costruttivo e senza obiettività. Evidentemente brucia tanto a Filippeschi non avere più voce in capitolo, e anziché fare con il suo PD un grande mea culpa e ragionare sulla sconfitta, riprende le dichiarazioni dell’On. Ceccardi sulla moschea per tornare ad avere spazio sui mass media, definendola una che incita all'illegalità, alla discriminazione e al razzismo, insieme al consigliere regionale del PD che la definisce una che va contro la legge, le sentenze e la costituzione, non rendendosi però conto che la costituzione sono proprio loro a non conoscerla. Non si ricordano o fanno finta di non ricordare che con il ricorso alla magistratura da parte dei cittadini sul quesito urbanistico (2017) e la sentenza (febbraio 2018) confermò le ragioni, evidentemente fondate, che l’iter referendario poteva proseguire. Proprio per questo l’amministrazione è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali. Ma non si ferma qui, Filippeschi in mancanza di veri argomenti e di poltrone mi attacca personalmente in modo vergognoso sulla questione legata al minuto di silenzio per la giornata della memoria. Filippeschi dichiara: ".. quello che non si alzò in Sala delle Baleari per disprezzo negazionista delle vittime dell’Olocausto. Non si deve aggiungere altro. Pisa non si piegherà a tanto, statene certi". Su tali affermazioni mi riservo di sentire i miei legali per procedere ad una eventuale querela, in quanto il sottoscritto, all'errore di quella seduta consiliare di un anno e mezzo fa, rispose immediatamente nella stessa giornata, chiedendo pubblicamente scusa alla città e restando  in piedi, in silenzio, ben oltre il minuto di silenzio, nella Sala della Baleari, prendendosi tutte le responsabilità riguardo l'accaduto. Di ciò ne fa fede anche la diretta streaming pubblicata sul sito del Comune di Pisa. Fu certamente un’errore grave, da me stesso subito ammesso, ma mai legato ad una protesta o al negazionismo e al disprezzo. Lo sanno ormai tutti, fuorché lui e purtroppo anche qualche giornalista disattento e/o poco corretto. Di più, si dovrebbe ricordare che il sottoscritto si è recato al campo di concentramento di Auschwitz. I miei pensieri e le mie uniche dichiarazioni in merito a questa immane tragedia storica, sono quelle riprese dalla stampa, che riporto: 'Qui nel campo di concentramento di Auschwitz. Qui dove l'ideologia nazista si è trasformata in una macchina della morte all'ennesima potenza. Ho visto con i miei occhi i luoghi, i documenti e le fotografie del tempo. Uomini, donne e bambini utilizzati come cavie, torturati, ammassati e buttati nei forni. Ho visto tutto ciò che è rimasto riguardo la follia più terribile che possano compiere uomini contro altri uomini. Criminali e vittime innocenti stavano a poche decide di metri. A pochi passi gli uni dagli altri. Quando esci di qui non hai la stessa sensazione e percezione di quando, ad esempio, leggi un libro, studi su dei testi o guardi un film storico, qui esci smarrito e allibito, pensando a come sia stato possibile che per mesi e anni possa essere accaduto tutto ciò, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno. Quando esci di qui ti resta dentro un vuoto enorme. Poco prima che chiudessero alle visite mi sono voluto fermare per dei minuti da solo, a fianco di uno dei tanti blocchi, pensando alle voci che potevano sentirsi in quel tempo, pensando alla disperazione di quelle persone, al pianto di quei bambini. E alle voci dei criminali nazisti che proprio qui dentro, ideavano e commettevano le più indicibili atrocità senza alcuna pietà. Certo, tutte le guerre producono morte e distruzione, ma qui si è arrivati all'olocausto e alla costruzione sulla terra dell'inferno. Mai dimenticare'. Non solo, il giorno della memoria si ricorda sempre e onora ogni anno e anche quest’anno lo abbiamo svolto con tante iniziative in merito. Perciò, signor Filippeschi, abbia la decenza di chiedere pubblicamente scusa al sottoscritto, perché non saranno certo questi attacchi squallidi a riportare lei, il suo PD e il centrosinistra alla guida della città. I residenti pisani non hanno certo bisogno di ritornare al vostro modo di amministrare la città.

Manuel Laurora

redazione.cascinanotizie