Marcello Familiari, segretario Femca CISl e la crisi del cuoio a Punto radio
Marcello Familiari segretario generale Femca Cisl, ha partecipato alla seconda puntata di "Primo Piano - Addosso ai fatti" sull'emittente radiofonica PuntoRadioCascina in onda sulle frequenze 91.6 Mhz.
Durante la puntata condotta da Massimo Marini e Luca Doni, si è parlato molto della crisi del cuoio e della moda nel distretto di Santa Croce: "Il mondo del lavoro ci sta ponendo molte complessità, ma noi come Cisl siamo fiduciosi e lavoriamo per risolvere i problemi che attanagliano migliaia di lavoratori della zona del Cuoio. "La crisi purtroppo sta colpendo tutti, ma in particolar modo ci siamo accorti che il ceto medio purtroppo non esiste più".
CRISI CUOIO. "La zona del distretto del Cuoio vive un momento di transizione e di crisi. Sono cambiate le modalità dei processi produttivi del distretto di Santa Croce. Le grandi firme sono ormai entrate a Santa Croce e hanno acquisito le concerie e i loro terzisti. E se in un primo momento sembrava un vantaggio, attualmente stanno lavorando le concerie della griffe e i loro terzisti. Il processo che abbiamo già vissuto a Prato, ora si sta riproponendo a Santa Croce".
IL RUOLO DEL SINDACATO. "Il nostro ruolo in un momento così delicato è quello di portare a conoscenza le persone della situazione, non sottovalutando niente. Sarà un 2025 molto delicato per il settore del cuoio che vivrà un anno difficile è inutile nasconderci. L'obiettivo del Sindacato è quello di tenere tutti a lavoro, ma posso dire che stiamo vivendo un momento difficile, lo si capisce dalla richiesta dei lavoratori, che stanno chiedendo la cessione del quinto dello stipendio, perché sono in una situazione economica non buona. Questo è un campanello d'allarme che noi non possiamo non considerare.
MODA. "Il percorso della crisi è iniziato dalle piccole aziende, noi cercheremo di non perdere neanche un posto di lavoro - afferma Familiari - saremo credibili, solo se saremo uniti. Anche con le altre sigle sindacali in un momento di crisi come questo, c'è un' unità di intenti incredibile. Con i colleghi sindacalisti c'è sempre stata molta sinergia. Se non siamo capaci di fare questo credo che dobbiamo cambiare mestiere".