Marina di Pisa, via il gazebo "autorizzato" dal Comune
Franco Palermo (Fiva Cofcommercio): "Scelta legittima del comune: a rischio il mercato della domenica!"
Con un comunicato, Franco Palermo, presidente Fiva Confcommercio, torna sulla vicenda che ha visto il Comune di Pisa prima autorizzare e poi negare l'installazione di un gazebo a un esercizio commerciale di Marina di Pisa.
Questo di seguito il comunicato integrale di Fiva Confcommercio.
“Nessuna pagina nera, autorizzare quel tipo di gazebo è stato un errore, bene ha fatto l'amministrazione comunale ad intervenire tempestivamente”.
Sulla vicenda del gazebo di Marina di Pisa, interviene Franco Palermo, presidente della Fiva Confcommercio, a sostenere con forza la decisione dell'amministrazione comunale: “Ringrazio l'amministrazione comunale per l'intervento e l'onorevole Ziello per l'interessamento rispetto ad una vicenda che rischiava di creare a cascata una serie di conseguenze negative, finendo per ledere il diritto di altri imprenditori”.
Il rappresentante degli ambulanti pisani sottolinea di “non voler in alcun modo discutere l'aspirazione legittima da parte dell'imprenditore a voler migliorare il proprio servizio alla clientela, individuando nuove opportunità di lavoro, ma quello che abbiamo contestato è la modalità di realizzazione, in quel contesto, di un simile manufatto”.
Palermo non ne fa una questione estetica - “al contrario, difendiamo interessi legittimi e di gran lunga antecedenti, che la presenza di quel gazebo avrebbe rischiato di cancellare definitivamente. Infatti, se non fosse stata revocata l'autorizzazione, il mercato di Marina di Pisa della domenica avrebbe finito per saltare, visto che lo spazio pubblico in prima istanza concesso al nuovo gazebo, è lo stesso occupato da tre banchi del mercato. Le ricadute negative sulle tasche dei tanti ambulanti che con quel mercato vivono sono a tutti evidenti e non meritano una parola di più”.
“Di chi siano le responsabilità, ci interessa relativamente” - conclude il presidente degli ambulanti Fiva: “quello che conta è che il comune, nell'interesse generale, abbia risolto la questione. E di questo, lo ringraziamo”.