Marina di Pisa: per l'emergenza risorse insufficienti. Occorre una strategia complessa e costosa
Idee più chiare ma poca certezza sulle risorse dopo la riunione della Prima Commissione consiliare
Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in comune.
Mareggiata a Marina, interventi complessi ma nessuna certezza sulle risorse. Stop alla Darsena Europa e politiche contro l’emergenza climatica sono prioritarie
Mareggiate di intensità e durata estreme potranno verificarsi con più probabilità a causa del riscaldamento globale. Questo, in un quadro in cui il livello del mare sta salendo e negli ultimi anni sale più velocemente. E’ la realtà con cui chi governa deve confrontarsi, nonostante a livello locale sentiamo ancora ripetere posizioni apertamente negazioniste sull’emergenza climatica da parte del centrodestra.
Quella di Marina del 2 e 3 novembre è stata una mareggiata eccezionale ma episodi del genere potrebbero ripetersi e quindi con il cambiamento climatico occorre fare i conti. Senza contare che non ci sono solo le condizioni dei fondali, del moto ondoso e dei venti da tenere presente ma anche le opere umane, che agiscono come fattori di modifica dei fenomeni naturali. E quindi, la realizzazione del Porto di Marina di Pisa e lo sciagurato progetto della Darsena Europa vanno tenuti presenti negli studi su quali interventi fare, cosa che invece fino ad oggi non è avvenuta.
E proprio quanto accaduto nelle scorse settimane dimostra con chiarezza che la Darsena Europa non deve essere realizzata: per i suoi impatti ambientali ma anche perché porterà allo spreco di 450 milioni di denaro pubblico senza la benché minima speranza di avere una ricaduta economica positiva né di breve né di lunga durata.
Se nell'immediato, quindi, c'è da pensare ad una fase transitoria in cui, nel modo più rapido ed efficiente possibile, Marina deve essere difesa e protetta rafforzando, ripristinando e migliorando le opere già esistenti, occorre da subito anche lavorare ad una strategia di lungo respiro che richiederà risorse e manutenzioni adeguate, ma anche soluzioni condivise. Prenderà finalmente atto la Giunta Conti che il riscaldamento globale non è l'invenzione di alcuni pazzi fanatici ma un dato di fatto ineludibile da tenere presente quando si gestisce un Comune? Avrà il coraggio di non accettare compensazioni per gli impatti legati alla Darsena Europa e lottare invece per avere i fondi adeguati alla difesa del litorale e del mare? La Regione Toscana guidata dal centrosinistra insisterà ancora su un sistema di grandi opere incompatibile con l’emergenza che occorre affrontare?
Ad oggi le risorse disponibili per ripristinare e rafforzare il sistema di protezione dell’abitato di Marina, nonostante i tanti annunci, sono assolutamente insufficienti, anche per le soluzioni d'emergenza che non possono che tamponare la situazione. Due milioni e mezzo circa messi a disposizione dalla Regione Toscana, più un altro milione che oggi il Sindaco dice di voler aggiungere, più altri fondi che il Presidente della Regione Giani dice di voler reperire, non bastano in alcun modo rispetto all'entità di finanziamenti necessari.
Dalla riunione odierna della Prima Commissione consiliare a cui hanno partecipato come tecnici il dott. Pistone del Genio Civile e il prof. Cappietti dell'Università di Firenze, a cui fanno capo gli studi condotti per la protezione di Marina di Pisa e del Litorale Pisano, è emerso chiaramente, ancora una volta, che per Marina e per tutto il litorale occorre una strategia complessa e costosa che parta dalla definizione di una gamma di soluzioni e azioni possibili da scegliere tenendo conto di quale futuro si vuole dare a questa parte della città.
Scelte complesse che devono essere fatte sulla base di una conoscenza approfondita e attraverso il coinvolgimento della cittadinanza, come hanno detto anche i tecnici di Regione e Università di Firenze. La partecipazione e la consapevolezza di chi vive sul litorale sono essenziali. Anche da questo punto di vista il Sindaco e la sua Giunta devono cambiare visione e modalità operativa.
Per questo continueremo a chiedere con urgenza chiarezza sul progetto definitivo, sui finanziamenti, sul cronoprogramma, e sulla partecipazione della cittadinanza.