Mario Biasci: che fine ha fatto la questione del ponte di Caprona?
Mario Biasci, consigliere provinciale e comunale a Cascina, candidato nelle fila di Progetto Cascina alle prossime elezioni, a seguito delle ultime dichiarazioni sulla stampa circa il progetto di realizzazione del ponte ciclopedonale fra Riglione e Cisanello, pone l'attenzione sulla questione irrisolta del rifacimento del ponte di Caprona.
"Lo scorso anno - scrive in un comunicato - era stata annunciata l’imminente chiusura del ponte, per un periodo di cinque mesi, così da procedere con i lavori strutturali di messa in sicurezza dell'infrastruttura. Le vibranti proteste, innescate dalla mancata informazione preventiva sottolineavano, l'esigenza dei cittadini di poter programmare alcune quotidianità quali il raggiungimento di scuole e posti di lavoro, quelle degli operatori economici su come affrontare le difficoltà a carico delle loro attività".
"L'incontro pubblico, promosso presso il Polo Tecnologico dai consiglieri della lista civica Progetto Cascina - continua - ha visto una partecipazione numerosa di cittadini e, all'ampia discussione, ha fatto seguito un'iniziativa grazie alla quale si è ottenuto di ridurre la chiusura totale del ponte a soli due mesi. Addirittura, con la rimodulazione della spesa, si recuperavano le risorse necessarie per realizzare alcune opere di importante ristrutturazione del ponte di Cucigliana".
"Arrivati ad oggi - conclude Biasci -e quindi al momento in cui si doveva dar inizio ai lavori, gli stessi, non sono solo scomparsi dal piano delle opere pubbliche 2016 della Provincia ma, la recente approvazione del nuovo codice dei contratti, intervenuta lo scorso 18 aprile, obbliga a far ripartire da zero l'intero procedimento. In qualità di consigliere provinciale e consigliere comunale di Cascina, mi sento quindi stimolato ad avanzare un legittimo interrogativo: era essenziale l'intervento di messa in sicurezza del ponte o i ritardi accumulati testimoniano che si è trattato di un'ulteriore spot elettorale cui qualcuno, con frequenza, pensa di averci abituato? La cittadinanza, altrettanto legittimamente, si chiede: il ponte è sicuro o l’ulteriore rinvio dei lavori trascura possibile un aumento dei potenziali pericoli per chi vi transita?"