Martinelli: "Pisa una città non a misura di bambino"
E' la critica del capogruppo di "La Città delle Persone", Paolo Martinelli alla Giunta Conti sulle politiche attive rivolte alla scuola dell'infanzia e all'alto numero di famiglie con bambini e bambine escluse dagli asili nido
Questo il comunicato integrale
"Purtroppo siamo stati facili profeti di sventura, la situazione era sotto gli occhi di tutti, inclusa la giunta Conti, che ha deciso di non affrontarla". Commenta così la consigliera comunale Emilia Lacroce (La città delle persone) l'esclusione di 150 famiglie dalla graduatoria dei nidi comunali. "Nei mesi scorsi, sulla stampa e con atti in Consiglio, abbiamo più volte chiesto alla giunta investimenti e assunzioni adeguate, che permettessero di far fronte alla crescente domanda, permessa anche dalla misura regionale Nidi Gratis. Noi pensiamo che il diritto all'educazione per tutte le bambine e tutti i bambini sia fondamentale, a prescindere dalla condizione socio-economica della famiglia d'origine. Purtroppo la mancanza di pianificazione e di investimenti da parte dell'amministrazione ha escluso 150 piccoli pisani da questo diritto. Il Sindaco - continua Lacroce - dovrebbe chiedere scusa a loro e alle loro famiglie. Dovrebbe farlo anche l'assessore Buscemi, che aveva promesso 100 nuovi posti per azzerare le liste d'attesa e da cui aspettiamo ancora di sapere in quale data si terranno i collaudi dei due nuovi asili, previsti per settembre. Questo vuoto, unito alla chiusura delle ludoteche da ormai 5 anni e da un'ipotesi mai smentita di esternalizzazione dei servizi educativi, ci restituisce un'immagine di Pisa come una città sempre meno a misura di bambini e di famiglie. La disattenzione di questa giunta alle famiglie più numerose o più in difficoltà si dimostra anche con il bonus libri, finanziato dal Comune con risorse regionali, che arriva spesso in ritardo, a scuola già iniziata e, dunque, con una necessità di esborso anticipato da parte delle famiglie non sempre sostenibile. Continueremo a chiedere con forza, fuori e dentro il Consiglio comunale, che il diritto all'educazione e all'istruzione non diventi un privilegio in questa città e che il Comune investa nei servizi educativi, fondamentali per un pieno sviluppo dei più piccoli e per garantire pari opportunità fin dall'infanzia" conclude Lacroce.