Melatonina contro l'insonnia: dosaggio e tempistica ideali secondo uno studio di UNIPI
La ricerca pubblicata sul Journal of Pineal Research indica la modalità migliore di assumere questo ormone per favorire il sonno
Quattro milligrammi di melatonina al giorno, somministrati tre ore prima di coricarsi: questo è il regime ideale per combattere l'insonnia. La conclusione emerge da un nuovo studio condotto dall'Università di Pisa e pubblicato sul prestigioso Journal of Pineal Research. «Per la prima volta la nostra ricerca dà indicazioni precise su come usare efficacemente la melatonina per favorire il sonno – spiega il professore Ugo Faraguna dell’Ateneo pisano, che ha coordinato lo studio – finora gli studi davano risultati incoerenti; la nostra ipotesi è che dipendesse dallo schema di somministrazione, da una combinazione non fisiologica di orario e dosaggio».
L'analisi ha coinvolto 26 studi randomizzati pubblicati tra il 1987 e il 2020, con un totale di 1689 osservazioni su pazienti con insonnia e volontari sani, valutando l'effetto della melatonina sul sonno. «Rispetto alle indicazioni più utilizzate nella pratica clinica, ovvero 2 mg 30 minuti prima di coricarsi – continua Faraguna – i nostri risultati suggeriscono che per ottimizzare l’effetto della melatonina sia importante anticipare la somministrazione a 3 ore prima di coricarsi e aumentare la dose a 4 mg al giorno. L’orario di somministrazione dovrebbe essere personalizzato sulla base del ritmo sonno/veglia di ogni paziente, per riprodurre la naturale produzione di melatonina nell’essere umano. Infatti, quando la melatonina viene somministrata secondo il nostro schema, ottiene la massima efficacia esattamente quando la melatonina prodotta dal corpo viene rilasciata nel sangue».
Insieme a Ugo Faraguna, professore associato presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, hanno firmato l’articolo come primi coautori Francy Cruz Sanabria e Simone Bruno, entrambi ex dottorandi dell’Ateneo pisano. Attualmente, Francy Cruz Sanabria lavora come assegnista di ricerca tra l’Università di Pisa e la Fondazione Stella Maris di Pisa, mentre Simone è Research Associate presso la University of Wisconsin-Madison, negli Stati Uniti. «Oltre ai colleghi del nostro Ateneo, i professori Scarselli e Frumento – conclude Faraguna – vorrei sottolineare la presenza della professoressa Debra Skene dell’University of Surrey, la più grande esperta di melatonina a livello mondiale, che ha voluto essere coinvolta dopo che le avevamo inviato la prima bozza dell’articolo; e del dottor Alessio Crippa, lo statistico del Karolinska Institutet di Stoccolma, che ha messo a punto la tecnica di analisi utilizzata per questo lavoro».