Mercato di Navacchio, Confesercenti all'attacco dell'assessora Favale
La riqualificazione del mercato di Navacchio mette in risalto le differenze di vedute ConfCommercio e Conferercenti
Il mercato di Navacchio e la sua organizzazione continua a far discutere, soprattutto in seno alle associazioni di categoria. Dopo la presa di posizione, pro assessora Favale, espressa ieri da ConfCommercio (leggi qui), arriva ora quella Confesercenti, fortemente critica nei confronti dell’operato dell’assessora Favale.
«Non dubitavamo affatto che, nonostante le opinioni espresse dalla nostra associazione riguardo alla riorganizzazione del mercato di Navacchio ed il risultato del sondaggio effettuato tra i concessionari di posteggio, l’assessore Favale avrebbe deciso comunque di andare avanti per la sua strada non curante delle opinioni e dei suggerimenti che si discostano, anche solo parzialmente, dalla sua proposta». Inizia così la lettera a firma di Roberto Luppichini, presidente Anva Confesercenti, inviata al Comune di Cascina per rispondere alla posizione espressa dall’assessora Favale sul progetto di riqualificazione del mercato di Navacchio.
«Non c'è voluto molto di tempo per farci capire, scrive ancora Luppichini, che l’assessore non ama molto i tavoli di concertazione che non si adeguino alle sue opinioni. E questo, al di là dei risultati che otterrà con il mercato di Navacchio, non è un bel segnale per il futuro. In funzione della nostra rappresentatività della categoria come associazione largamente maggioritaria, respingiamo le affermazioni riguardo alla nostra adesione alla proposta di ristrutturazione del mercato di Navacchio così come sic et simpliciter ci era stata presentata. Avevamo vincolato l'eventuale nostro parere favorevole all'impegno dell'amministrazione a dare continuità al confronto con l'obbiettivo di assicurare, finalmente, una prospettiva di rilancio individuando una nuova area. Nessuna garanzia in tal senso ci è stata fornita dall'amministrazione e, di conseguenza, l'assessore Favale non poteva aspettarsi pareri diversi e motivati come quello che abbiamo definitivamente espresso il 28 di dicembre ribadendo, comunque, la nostra richiesta di continuità al confronto».
Il presidente Anva entra poi nel dettaglio delle contestazioni al progetto: «Avevamo detto che il semplice slittamento dei banchi all'interno del mercato non avrebbe sortito alcun effetto e non sarebbe stato gradito dai diretti interessati. Cosa puntualmente accaduta anche se l’assessore lo ignora. Come ignora il fatto che, secondo il Regolamento del Commercio su Aree pubbliche del Comune di Cascina recentemente approvato, lo spostamento di una parte del mercato non può limitarsi ad una semplice traslazione dei posteggi senza procedere alla rassegnazione dei posti».
La conclusione di Luppichini: «L’assessore faccia pure quello che secondo l'amministrazione è considerato risolutivo di un problema ormai decennale. Noi facciamo pure finta di credere che questo sia finalmente “l'uovo di Colombo” che nessun altro amministratore aveva mai avuto la capacità o l'intuito di trasformare in atti concreti. Facciamo finta ma sicuramente, e questo è la nostra preoccupazione, tra alcuni anni torneremo alla stessa situazione di oggi e cioè quella di un mercato in agonia. E magari continueremo a traslare i banchi grazie “all'uovo di Colombo” dell'assessore Favale».