Meucci assolto dalle accuse di doping
E' stato assolto dall'accusa di aver volontariamente eluso i controlli antidoping Daniele Meucci, l'atleta Cascinese, già qualificato per le olimpiadi di Rio dove correrà i 5000 e i 10000 metri. Con lui assolti anche altri 7 atleti azzurri. Erano tutti stati deferiti per la presunta violazione dell’articolo 2.3 delle norme sportive antidoping, dunque l’eluso controllo.
Il deferimento arrivò dalla Procura antidoping del Coni coordinata da Tammaro Maiello e dal vice Mario Vigna, in seguito all'inchiesta "Olimpia" della Procura di Bolzano. Per Meucci e tutti gli tutti, la Procura aveva chiesto 2 anni di squalifica. La tesi formulata dall'accusa: "non aggiornando ripetutamente la reperibilità, gli atleti di fatto diventavano responsabili di eluso controllo". La difesa ha ribattuto: "il sistema era nel caos, la documentazione che sostiene l'accusa non c'è più e si sono persi per la strada alcuni passaggi della vicenda, impossibile condannare".
Il Tribunale ha deciso per l'assoluzione perché non ha riscontrato nel comportamento degli atleti un elemento di "volontarietà". Il dispositivo della sentenza dice infine che "In base all'articolo 29.1 delle Norme sportive Antidoping, il Tna ha disposto l'assoluzione degli atleti per violazione dell'articolo 2.3 delle Nsa (eluso controllo)".
Il Tribunale ha disposto invece la trasmissione alla Procura antidoping della presente decisione e di tutti gli atti del procedimento affinché valuti le responsabilità, per la violazione dell'art. 3 delle Nsa, che emergono dalle dichiarazioni rese dalla teste Rita Bottiglieri, ex funzionaria della Fidal, all'udienza del 18 marzo 2016.