Michelangelo Betti: "Ribadisco i molti errori presenti nel Piano Strutturale Pisa-Cascina"
Michelangelo Betti, candidato sindaco del PD a Cascina, risponde al sindaco reggente Dario Rollo e all'assessore Roberto Sbragia sulla vicenda del Piano Strutturale Pisa-Cascina (cari lettori non vi possiamo far conoscere le opinioni dei due amministratori perché, in modo pregiudiziale e censorio, non inviano a questo organo di informazione i loro comunicati, credendo , in questo modo, di fare un "dispetto", a voi le conclusioni)
Sul Piano Strutturale due sono i maggiori vanti della giunta: averlo fatto velocemente e averlo fatto con Pisa, dato che la giunta ha lo stesso colore. Non si tratta di punti “forti” per un documento che dovrebbe progettare il futuro a lungo termine di un territorio.
La “prestezza” porta a commettere errori marchiani. Faccio solo un esempio: il Piano prevede cinque campeggi nel Comune di Cascina. Cinque campeggi. Potremmo discutere dell’adeguatezza dell’ipotesi, ma il basso livello di riflessione che c’è dietro salta subito all’occhio vedendo che tutti sono collocati ai laghetti in località Pardossi, ma nel Piano la località Pardossi, vicino a Latignano e al confine con i Comuni di Calcinaia e Pontedera, si estende fino a Titignano. A oltre dieci chilometri di distanza, vicino al confine con Pisa. Il livello di conoscenza del territorio non pare essere così approfondito (o forse è solo la fretta a essere stata cattiva consigliera).
Se non ci sarà un’ondata di cemento, sarà comunque solo per la vaghezza e la mancanza di concretezza delle idee. O forse, nell’idea degli estensori, ponti, uscite e aree artigianali oggi si fanno con il pongo.
Sindaco reggente e assessore all'urbanistica si schierano in difesa del proprio lavoro, com’è naturale, ma le affermazioni restano generiche. Si presenta un progetto di ponte carrabile che da Cisanello sbocca nei campi dell’Ansa dell’Arno senza uno studio sulla viabilità futura per quell’area e senza uno studio sui futuri flussi di traffico. E lo stesso si ripropone per l’uscita della Fi-Pi-Li a San Frediano. Nello stesso Piano viene riproposto un ponte pedonale per collegare il Comune di Cascina e quello di Vicopisano, come quello bocciato nel 2016 (perché eredità dell’amministrazione di centrosinistra). Un elemento positivo, per cui sono stati persi quattro anni.
E tra le previsioni passate che vengono ripescate c’è anche una grande area commerciale e artigianale al confine tra i Comuni di Cascina e Pisa. Un’espansione definita oltre 10 anni fa, mai partita e che, ragionevolmente, mai partirà.
Michelangelo Betti