Michelangelo Betti vs Dario Rollo
Michelangelo Betti, candidato sindaco a Cascina per il PD, replica alle accuse lanciate dall'attuale sindaco reggente Dario Rollo. in un comunicato stampa inviato ad alcuni organi di stampa, secondo cui il debito della Fondazione Sipario Toscana sarebbe aumentato durante il suo mandato di Presidente del Consiglio di Amministrazione
È probabile che stia ormai superando la decima volta in cui rispondo a Dario Rollo, attualmente sindaco reggente del Comune di Cascina, sui conti del teatro di Cascina. Con poca fantasia il sindaco uscente pare aprire la sua campagna elettorale a sostegno del candidato a sindaco della Lega. Come nella commedia dell’arte il canovaccio è già definito: il candidato si esprime su calcetto e fioriere, l’uscente usa la clava.
Il sindaco reggente pare essersi dimenticato che nell’ultimo biennio la sua amministrazione ha assegnato circa 150mila euro al teatro di Cascina, in aggiunta al contributo ordinario di 260mila euro l’anno. Su base biennale il contributo ministeriale si è invece ridotto di una cifra analoga. Il teatro, senza clamori, è costato di più ai cascinesi.
All’opposto il Teatro Verdi di Pisa ha visto ridursi il contributo ordinario del Comune a trazione leghista proprio nell’anno in cui la città si candida a “Capitale della Cultura”. A destra idee confuse, volendo essere benevoli.
In ogni caso l'analisi di Rollo può essere confutata in tre capoversi.
Ripensamenti. All’inizio dello scorso anno Matteo Arcenni, consigliere di amministrazione del teatro dal 2016 su nomina di Susanna Ceccardi, ha sottoscritto una dichiarazione sul periodo in cui sono stato presidente del Cda del teatro: “A distanza di tempo, con una maggiore consapevolezza delle dinamiche del teatro nonché dello stato dei conti ereditato e del cospicuo debito patrimoniale della fondazione dovuto alle precedenti amministrazioni, è possibile affermare che la gestione artistica della dottoressa Donatella Diamanti ha fatto sensibilmente crescere non solo il numero degli spettatori presenti in sala durante la stagione, ma anche l’importo dei finanziamenti ottenuti dal Ministero con ciò garantendo al Teatro la possibilità di avviare un percorso di risanamento dei conti che sta continuando ancora oggi”.
Due diligence. Il sindaco continua a basare le proprie affermazioni sull’analisi dei conti di un istituto esterno che nell'introduzione al resoconto aveva scritto: “le limitate procedure che ci avete richiesto e che abbiamo svolto non costituiscono una revisione contabile del Rendiconto della Fondazione, in quanto non sono state svolte tutte le procedure di verifica richieste dagli statuiti principi di revisione internazionali”.
Denunce. Nel 2016 mi è giunta notizia dai giornali che, poco dopo il proprio insediamento, la giunta aveva inviato un esposto sulla gestione del teatro a Corte dei Conti, Procura della Repubblica e Autorità nazionale anticorruzione. Sono passati oltre te anni e mezzo.