Migranti e decreto flussi, lunedì 27 marzo il click day per 2 mila lavoratori stagionali
Coldiretti: "1 prodotto su 2 grazie a lavoratori stranieri. Sono quasi 24 mila in Toscana"
Riporta la nota di Coldiretti.
Il 27 marzo 2023 scatta il click day per l’arrivo anche in Toscana dei lavoratori extracomunitari previsti dal decreto flussi con il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) di programmazione transitoria che stabilisce 82.705 ingressi, in aumento rispetto ai 69.700 dell’anno precedente. Circa 2.000 gli ingressi previsti nella nostra regione. E’ quando annuncia Coldiretti Toscana in merito al click day che prevede procedure più semplici per l’assunzione di lavoratori extracomunitari stagionali da parte delle aziende agricole.
L’arrivo di nuova forza lavoro stagionale è indispensabile per la crescita del settore primario e per la produzione di molte delle eccellenze del nostro Made in Tuscany tanto che interi comparti, come quello della raccolta della frutta, dipendendo da loro e per soddisfare la crescente richiesta di prodotti dall’estero che hanno raggiunto la cifra record di 3,3 miliardi di euro. Sono 23.915 gli operai agricoli stranieri attivi nelle campagne, in aumento dell’1,4%, che garantiscono quasi 3 milioni di giornate di lavoro, pari al 39,3% del totale in aumento di 143.876 unità. 12.856 sono gli operai agricoli non italiani che hanno meno di 40 anni. In pratica un prodotto agricolo su due viene prodotto da mani straniere.
Ma non sono sufficienti. Coldiretti Toscana stima, in almeno il doppio, le domande di lavoratori stagionali stranieri da parte delle aziende agricole. a confermare una atavica difficoltà di reperire manodopera è l’indagine “Gli immigrati e l’agricoltura” realizzata nell’ambito del progetto Demetra. L’indagine rientra tra le attività del progetto Fami Demetra finanziato nell’ambito dell’Obiettivo specifico 2.Integrazione / Migrazione legale, Interventi di integrazione socio-lavorativa per prevenire e contrastare il caporalato – gestito dal Ministero del Lavoro su delega del Ministero dell’Interno.
Secondo quanto emerso dall’indagine quasi un’azienda agricola su due (41%) si trova o si è trovata in carenza di manodopera mentre il 53% fa ricorso ai lavoratori stranieri soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, con contratti stagionali principalmente per il lavoro nei campi, per la gestione dell’allevamento e la pulizia degli stabili (manutenzioni). Il 58% delle aziende che ha necessità di manodopera ha impiegato lavoratori stranieri.
I lavoratori stranieri occupati in agricoltura – continua Coldiretti Toscana – provengono da 136 paesi diversi e sono per la maggior parte provenienti da Romania, Albania, Senegal, Marocco, Macedonia, Pakistan e Nigeria, Kosovo e Tunisia. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.