Ministero dell'Interno boccia il bando di gara per le Guardie private da parte del Comune di Pisa

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 7 Gennaio 2020

Diritti in Comune, la minoranza in consiglio comunale a Pisa, mette sul piatto del dibattitto sull'utilizzo delle Guardie private per i servizi di sicurezza in città una circolare del Ministero che ne vieta l'utilizzo per attività di controllo del territorio

 

Circolare del Ministero dell’Interno stronca il bando comunale per le Guardie private 

Se ce ne fosse ancora bisogno, dopo le nostre segnalazioni sulle pesanti criticità relative alla gara indetta dal Comune per appaltare a guardie private un servizio di ronda armata nella zona della stazione, riprese anche dal Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia di Pisa, è lo stesso Ministero dell’Interno, con una circolare del 16 dicembre 2019 (n. 557/PAS/U017145/10089.D(1)REG) diffusa a tutte le Prefetture, Questure e Comandi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, a ribadire inequivocabilmente che gli Istituti di Vigilanza Privata non possono essere impiegati in attività di controllo del territorio. 

Come avevamo già denunciato, infatti, il controllo del territorio è una funzione di prevenzione generale dei reati propria dello Stato, «demandata in via esclusiva all’amministrazione della pubblica sicurezza e, per essa, sul territorio, alle autorità provinciali di P.S. e alle forze di polizia». 

I controlli sulle persone, infatti, ribadisce la circolare del Ministero, possono essere espletati solo dagli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza «nei rigorosi casi stabiliti dalla legge e con le guarentigie rappresentate dal controllo della magistratura. In questo contesto va anche ricordato come la funzione di controllo del territorio non si intesta agli enti locali, neanche nei casi in cui il Sindaco rivesta la qualità di Autorità locale di P.S.». 

È il principio di legge dell’indisponibilità delle funzioni pubbliche, dunque, non suscettibile di interpretazioni fantasiose od azzardate, che fa «escludere del tutto ogni margine di praticabilità di soluzioni preordinate ad appaltare agli istituti di vigilanza compiti di controllo del territorio e delle persone». 

E pesanti sono anche le sanzioni che il Prefetto deve comminare agli Istituti di Vigilanza in caso di inosservanza delle disposizioni di legge: si va dall’incameramento della cauzione per lo svolgimento dell’attività sino alla revoca della licenza. 

Con la nota del Ministero può finalmente essere posta fine al tentativo dell’amministrazione comunale di fare falsa propaganda sulla sicurezza dando soldi – e tanti, visto che il bando prevedeva ben 40.000 euro per un solo mese di servizio, con una tariffa oraria di oltre € 150,00 – a una ditta privata. 

Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di non procedere all'affidamento del servizio e di annullare il bando nel rispetto delle normative vigenti, chiudendo con questi maldestri tentativi di privatizzazione di funzioni proprie dello Stato, costruendo così un vero e proprio business per le agenzie private. In caso contrario procederemo alle dovute segnalazioni alle autorità competenti a partire dallo stesso Ministero dell’Interno nonché al Prefetto e al Questore. 

L’amministrazione comunale si occupi e impieghi il denaro pubblico per la vera sicurezza a cui teniamo, ossia quella dei lavoratori e delle lavoratrici, delle cittadine e dei cittadini! 

redazione.cascinanotizie