Miracoli a La Città del Teatro

Cronaca
Cultura
Cascina
Giovedì, 10 Agosto 2017

Poco prima del giro di boa di Ferragosto mettiamo qualche punto interrogativo su una realtà cascinese come La Città del Teatro (ex Politeama). Interrogativi meno uno, si perché nel frattempo, in poco più di cinque, se i mesi, è avvenuto il Miracolo, ad opera del Direttore Amministrativo della Fondazione Sipario Toscana, Cognetti, che da poco è stato premiato con le stimmate per aver azzerato il debito del teatro, lasciando solo un segno meno di circa 18.000 euro. Ma, a proposito, il Bilancio, con la appena conclusa stagione teatrale  non c’è ancora sul sito de La Città del Teatro?

Non c’è bisogno di spiegazioni, basta la fede che però non ci supporta su alcune vicende che si sono succedute da quando si sono insediati i vari nuovi CdA, nominati dalla nuova maggioranza di centro destra in Comune a Cascina.

Per il Politeama (lo chiamerò così per semplificare) le produzioni di teatro per ragazzi  sono sempre state un fiore all’occhiello, soprattutto necessarie, per qualità ed originalità, ad avere i finanziamenti da parte del Ministero (MIBACT). Tra i parametri necessari c’è quello di realizzarne almeno due e Le produzioni devono essere almeno due, ovviamente il tema e la modalità di esecuzione è libera, ma per garantirsi vendita, seguito, riconoscimenti è buona norma affrontare tematiche contemporanee, attuali; l'originalità drammaturgica e scenica nel trattare problematiche vicine ai giovani, rispettandone la fascia di età, è la pratica più diffusa dei centri di produzione per ragazzi di alto livello.

Bene La Città del Teatro, aveva addirittura anticipato alcune tematiche poi divenute cuore del dibattito contemporaneo sull’educazione delle giovani generazioni: spettacoli come “Non sono stato io” sulla “buona scuola” o sulle diversità di genere con “Io femmina e tu”. Spettacoli apprezzati, applauditi da critica e pubblico e premiati dal Ministero con cospicui finanziamenti. Poi abbiamo avuto “La Peggiore”(vincitrice del Premio Eolo come miglior progetto drammaturgico), “Piccole emozioni”. Vere e proprie nuove drammaturgie, vendute sul mercato nazionale richieste dai più importanti festival italiani del settore.

Nell’estate del 2016 fu deciso di produrne due, nuove, ma era il momento del grande cambiamento sia di direzione artistica che amministrativa.

  • E’ vero che furono fatti passare i termini per poterle realizzare, facendo scadere i tempi di consegna, mettendo in crisi gli attori che non solo non avrebbero lavorato a quelle produzioni ma neanche avrebbero più avuto il tempo di cercare altrove un lavoro?
  • E’ vero che quindi fu deciso di fare una sola nuova produzione coinvolgendo tutti gli attori opzionati per le due programmate produzioni, con costi più alti e con difficoltà di posizionarla sul mercato per l’elevato costo di cachet?
  • E’ vero che furono anche ridotte le paghe in modo unilaterale?
  • E’ vero che invece di realizzare la seconda nuova originale produzione si è andati a finanziare uno spettacolo che sembrerebbe ripreso da un altro risalente a circa una decina di anni fa, di un regista pugliese, Francesco Tammacco, conosciuto dall’allora Presidente del CdA  Buscemi, riciclandolo come nuovo e non è stato affidato agli attori che dovevano lavorare ma ad altri presi all’ultimo momento?
  • E’ vero che l’altra produzione “Nell’era dell’homo cellularis” è stata programmata solo due volte, con scarsa pubblicità (locandina realizzata sei mesi dopo),con poche classi in matinée e poi una data è saltata per mancanza di spettatori?
  • Come mai questa produzione, sulla quale Il Teatro ha investito, non è in cartellone?
  • E’ vero che non è stata mai realizzata una scheda didattica come solitamente si fa per spettacoli di teatro per ragazzi (in genere si presenta la scheda al docente della scuola se ne discute e si valuta insieme e il/la docente decide se portare i suoi alunni a vederlo o sceglierne un altro ?
  • E’ vero che non esiste più un ufficio predisposto al lavoro con le scuole?
  • E perché quest’anno non è stata inserita in cartellone?
  • Ad oggi quante repliche sono state vendute sul mercato italiano?
  • La produzione “Abbasso i bulli”, in cartellone 2017/18, di chi è la regia? C’è una scheda didattica da presentare alle scuole?
  • Nel cartellone serale della nuova stagione ci sono 9 spettacoli a nome della Fondazione su 18 e 10 su 31 in quello de “la scuola va a teatro”, registi e attori/ci sono sempre gli stessi? E se si vendono due spettacoli diversi  nella stessa data come si procede?
  • Inoltre con i pochi, adesso, spettacoli prodotti di teatro ragazzi quante sono le date in esterna, pensando anche che gli attori/rici sono sempre gli stessi, se si escludono le repliche alla Versiliana (Direttore amico del Direttore de La Città del Teatro?), esiste un calendario delle tournée nei vari teatri italiani? Date in esterna, che se non erro, sono essenziali per i parametri ministeriali e quindi per i finanziamenti.
  • Esiste ancora o no il Centro Studi che si occupava di progettualità, di coordinare laboratori e formazione in generale del teatro ragazzi,  soprattutto monitorava la resa finale i laboratori annuali nelle scuole, chi fa adesso tutto questo?
  • Gli spettacoli della Fondazione sui classici, per la regia di Andrea Buscemi, sono stati venduti sul mercato o si deve parlare di scambi tra teatri? Sono stati venduti o scambiati sulla base di un cachet o semplicemente a sbigliettamento. E nello scambio era compresa, come è usuale, anche una diaria (vitto e alloggio) o questa non è stata inserita ed era a carico della Fondazione?
  • La modalità dell’interscambio ha portato il bilancio in positivo o in negativo?
  • Chi si occupa adesso della vendita degli spettacoli nei teatri ed enti che rappresentano il panorama nazionale di Teatro Ragazzi? Escludendo le vendite fatte con telefonate ad amici?
  • In ultimo la questione delle “residenze”, compagnie ospitate che realizzano un nuovo spettacolo con una nuova drammaturgia, ad esempio ci fu la Compagnia Zaches Teatro che realizzò un originalissimo “Pinocchio”, vincitore del Premio Inbox 2015 (il più importante premio nazionale per il teatro ragazzi), in cartellone nei teatri di tutta italia con una locandina che riportava il logo della Fondazione di Cascina, oggi queste residenze che fine hanno fatto?

 

luca.doni