Mobilieri Ponsacco-Trestina a porte chiuse. Il Comune: "Dispiaciuti, ma colpa della società"
I tifosi non potranno accedere al terreno di gioco poiché l'impianto non ha avuto il nulla osta sicurezza della Questura
I Mobilieri Ponsacco, domenica 10 settembre, in occasione del primo match stagionale di serie D contro l'Sc Trestina non potranno ricevere allo stadio i propri tifosi.
Il motivo? La mancata concessione del nulla osta sicurezza da parte della Questura di Pisa poiché il Comunale di Viale della Rimembranza non grantisce le consizioni di sicurezza richieste.
La notizia era stata data dalla stessa società rossoblu, ora pubblichiamo la nota del Comune ponsacchino, che spiega come si sia arrivati a questo pasticcio organizzativo.
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Ha scritto l'amministrazione comunale di Ponsacco.
"L'inizio dei lavori allo stadio è previsto per lunedì prossimo. Per questo motivo avevamo in programma di convocare la commissione tecnica nei giorni successivi alla partita col Trestina. Conseguentemente avremmo inibito l'accesso degli spettatori allo stadio con l'inizio dei lavori della tribuna e fino al completamento della messa in sicurezza del cantiere. La tipologia degli interventi sarà decisa dall'apposita commissione tecnica che verrà convocata nei prossimi giorni.
Era nostra intenzione, infatti, far pulire l'area del futuro cantiere prima della gara di campionato e di perimetrare il tutto con delle apposite transenne, ritenendo non necessario a quel punto il rilascio del certificato di agibilità vista l'assenza di pericoli.
Dopodiché la società sportiva, in piena autonomia, senza informare l'ufficio tecnico del comune, ha deciso di contattare la questura e di chiedergli subito un sopralluogo.
Il risultato è stato quello di aver fatto trovare agli ispettori una situazione provvisoria di pre cantiere che, ovviamente, era nostra intenzione sistemare prima della gara.
Data la situazione esistente, la Questura non poteva fare altro che richiedere il certificato di agibilità, nonché la convocazione della commissione di vigilanza.
Rispettiamo la decisione della società, è una loro facoltà chiedere tutti i controlli che ritengono opportuni, ma è chiaro che se lo si fa senza informare gli uffici dopo si verificano degli spiacevoli equivoci.
Quando venerdì, in tarda mattinata, il nostro funzionario comunale è venuto a conoscenza dell'esito negativo del sopralluogo, ha verificato che non si poteva far altro che disputare la partita a porte chiuse, non essendoci materialmente il tempo per convocare una commissione tecnica prima della partita. Infatti, a seguito di un parere negativo da parte della Questura, il nostro funzionario in pieno accordo con l'Amministrazione Comunale, ha ritenuto indispensabile, nella situazione data, far esprimere sull'agibilità direttamente la Commissione Tecnica, l'organo in cui sono presenti anche gli esponenti delle stesse forze dell'ordine.
Ci dispiace per quanto è successo, bastava un po' di coordinamento con il comune e domenica i nostri tifosi avrebbero potuto assistere alla partita. Comprendiamo la buona fede e la volontà di dare una mano a risolvere i problemi, ma purtroppo ci sono degli aspetti tecnici che vanno affrontati preventivamente con gli addetti ai lavori".