Motorizzazione, finalmente una buona notizia. Anche se la cautela è d’obbligo.
Comitato Difesa Motorizzazione di Pisa: «Sede a Ospedaletto: buona notizia e ottima collocazione, ma attendiamo fatti concreti»
«Siamo molto soddisfatti dell’annuncio del Sindaco di Pisa Michele Conti di una soluzione a portata di mano, fanno sapere dal Comitato per la difesa della Motorizzazione il presidente CNA Matteo Giusti, il presidente Amici di Pisa Stefano Ghilardi e i portavoce delle agenzie di pratiche auto Michele Bulleri e autoscuole Andrea Arzilli Unasca e Massimo Mosi, Confarca. Per di più pare trattarsi di una ubicazione da noi già considerata positivamente nei giorni scorsi, cioè nella zona di Ospedaletto, facilmente raggiungibile da tutta la provincia e con una logistica favorevole. Inoltre l’area individuata, della società Valdarno, per caratteristiche e spazi parrebbe avere le dimensioni necessarie ad ospitare tutte le attività della Motorizzazione Civile, non solo le attività di sportello e gli uffici quindi, bensì aule per esami, piazzali all’aperto per prove pratiche e spazi coperti per le piattaforme tecniche adibite alle revisioni sia per mezzi pesanti camion e bus, che per vetture e simili e ai collaudi».
«È molto positivo, prosegue il comitato, che l’impegno e la volontà del Comune di Pisa (che è bene sottolineare non ne ha l’obbligo) di individuare una nuova sede per la Motorizzazione Civile di Pisa, abbia trovato uno sbocco che però adesso il Ministero dei Trasporti ha la responsabilità e il dovere di formalizzare. Il 1 settembre è vicino. Visti i recenti sviluppi a livello nazionale non vorremmo che tutto si bloccasse di nuovo, - è la conclusione del Comitato - quindi ottimismo sì, ma anche cautela in attesa degli atti necessari e del trasferimento effettivo».
«Pisa non può perdere questo essenziale servizio per i cittadini e per le imprese per cui già si verificano spesso disagi per ritardi e intasamenti. Già adesso sono bloccati alcuni servizi in attesa della riorganizzazione e auspichiamo che non ci siano ulteriori disagi nella fase transitoria», concludono all’unisono Matteo Giusti, Stefano Ghilardi Michele Bulleri e Andrea Arzilli e Massimo Mosi.