Museo di Storia Naturale: torna il grande pubblico

Aprile mese di rinascita per il Museo di Storia Naturale con il record di visitatori nei fine settimana festivi, il ritorno delle scolaresche e tante proposte culturali

Quest’anno più che mai con la primavera sono arrivati anche un desiderio di spensieratezza e la voglia di uscire di casa per scoprire o riscoprire posti nuovi e trascorrere una giornata all’aperto insieme a parenti e amici.

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, come sempre aperto ai cambiamenti e alle esigenze del pubblico, si è fatto trovare pronto ripartendo con una offerta culturale a tutto tondo: visite guidate aperte a tutti, campi pasquali, attività didattiche, conferenze, esposizioni rinnovate e la nuova mostra temporanea “Mythos. Creature fantastiche”, visitabile fino al 29 gennaio 2023.

Il mese di aprile ha segnato una vera e propria rinascita per il Museo, con numeri paragonabili allo stesso periodo dell’anno prima della pandemia. Sono circa 10.000 i visitatori del mese di aprile, con un boom nel ponte del 25 aprile (oltre 3.000 visitatori in 4 giorni). Molti i turisti in zona che scelgono il Museo tra le tante attrattive del territorio, ma anche moltissime persone affezionate che scelgono di tornare al Museo per scoprire la nuova esposizione temporanea, per partecipare a una delle attività proposte o per trascorrere una giornata con le persone care.

Tutto esaurito e turni extra per le visite guidate in collaborazione con l’Associazione Feronia Guide Ambientali, partite con l’evento “In viaggio con Darwin” in occasione del Darwin Day e proseguite durante il periodo pasquale e in occasione dei giorni di festa nazionale.

Le esposizioni si ripopolano anche del vociare e dei sorrisi dei bambini, per i quali il Museo propone una vasta gamma di attività sia in ambito scolastico che in ambito extrascolastico.

I soggetti mitologici della mostra “Mythos. Creature fantastiche” sono stati il tema delle attività organizzate nell’ambito dei campi pasquali, tre giornate che hanno visto la partecipazione di oltre venti bambini per ciascuna giornata.

Una delle soddisfazioni più grandi è quella di poter accogliere nuovamente le classi in presenza. Nel mese di aprile il Museo ha accolto oltre 50 classi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie che hanno dato modo di sperimentare in presenza molte delle attività progettate durante la pandemia come quelle di sensibilizzazione all’uso riuso e riciclo della plastica e quelle legate alla Sala della biodiversità.

Anche il mese di maggio sarà ricco di eventi dedicati ad adulti e bambini. Il 7 e 8 maggio il Museo sarà presente a “Lucca Bimbi”, la manifestazione dedicata ai bambini e alle loro famiglie, con tante proposte sul tema della Paleontologia.
Domenica 8 maggio è prevista un’escursione naturalistica dedicata ai microambienti naturali o seminaturali presenti lungo le Mura di Pisa con osservazione di rocce, piante e animali, ascolto dei canti degli uccelli ed esame di tracce di animali.
Mercoledì 11 maggio si parlerà della presenza del lupo in Toscana con una conferenza online nell’ambito del ciclo “Biodiversità e conservazione dei mammiferi in Toscana”.

Per gli appassionati di rocce e minerali sabato 21 maggio il Museo e il Dipartimento di Scienze della Terra organizzano il convegno “Mineralogia della Toscana: 150 anni dopo”.

Domenica 22 maggio il Museo celebra la Giornata Mondiale della biodiversità con un evento dedicato alla biodiversità in tutte le sue forme: da quelle più grandi e visibili fino alle microscopiche forme di vita come gli organismi unicellulari spesso invisibili a occhio nudo.
Infine per tutto il 2022 continuano le celebrazioni per i 40 anni del Museo nella Certosa di Pisa a Calci. Una rubrica sui social permette di ripercorrere gli avvenimenti più significativi degli ultimi anni, mentre a partire dal mese di ottobre verrà allestita una mostra temporanea sulla storia del Museo.

Un ritorno alla “normalità” con il Museo che torna a essere un luogo di incontro, di scambio, di scoperta, di crescita dove si intrecciano storie ed esperienze che hanno come comune denominatore la meraviglia del luogo e la memoria dei reperti che esso conserva, patrimonio di una intera comunità.