Nardini: basta polemiche, mostriamoci all’altezza della sfida politica
Alessandra Nardini interviene sulle polemiche interne al PD di Cascina
Sulla situazione in seno al Partito Democratico di Cascina, dopo le polemiche seguite alle parole del consigliere Bertelli, interviene Alessandra Nardini, la consigliera regionale prova a tirare una riga e chiede ai suoi di ripartire dai bisogni della gente: «in questi giorni mi è successo di ricevere molti messaggi da parte di cittadine e cittadini cascinesi. Non tutti li conosco personalmente, non tutti sono compagni o compagne con cui condivido ormai da tempo l'attività politica: alcuni di loro non hanno nessuna tessera politica in tasca».
«Sono cascinesi, prosegue Nardini, preoccupati che la loro città possa restare alla destra, alla politica inefficiente e ai toni beceri di Susanna Ceccardi, che ha usato il Comune come trampolino di lancio per volare a Bruxelles, non rinunciando però a restare in Giunta. Cascina, poi, ha un valore simbolico che non possiamo trascurare: è il primo importante Comune storicamente progressista ad aver aperto, in Toscana e nella nostra Provincia, la stagione delle sconfitte sotto il vento leghista. Queste cittadine e questi cittadini desiderano che quella stagione si chiuda e Cascina torni alla sua storia orientata al futuro».
«Come non condividere la preoccupazione di queste persone che continuano a leggere di divisioni nel centrosinistra che fanno temere l'incapacità di costruire un fronte comune? Si chiede la consigliera regionale. La dico così, senza la pretesa di insegnare nulla a nessuno: dimostriamoci all'altezza della sfida più importante che abbiamo nella nostra Provincia. Chiudiamo una storia buia esattamente dove è cominciata. Senza riaprire vecchie ferite non possiamo ignorare che, tre anni fa, Cascina non l'ha vinta la Lega: l'abbiamo persa noi.
«Abbiamo il dovere morale e politico di non commettere gli stessi errori e, come Partito Democratico, abbiamo in questa partita una responsabilità ancora maggiore degli altri».
«Non partiamo dal fondo, dai nomi: non è questo il tempo di ambizioni personali e protagonismi, di vecchie e di nuove rivincite; non è certo tempo di divisioni. Costruiamo, sul campo dei valori e dei progetti, un fronte aperto e plurale di centrosinistra, politico e civico. Apriamoci alle energie migliori della società cascinese senza rendite di posizione da salvaguardare. La fiducia dei cittadini è da riconquistare e possiamo farlo soltanto impegnando ogni minuto del nostro tempo nel coinvolgerli nell'idea di come dovrà essere Cascina nei prossimi 5, 10, 20 anni. Da questo percorso nascerà anche il profilo della donna o dell'uomo che dovrà guidare il Comune e sarà una proposta di tutte e di tutti».
«Le politiche salviniane, toccate con mano, sono un grande bluff e la classe dirigente leghista, se così si può chiamare il gruppo Ziello-Ceccardi-Conti, ha manifestato totale inadeguatezza nell governo dei nostri territori. Diamo di nuovo a Cascina la guida progressista che merita, progettando e costruendo la città del futuro con cittadine e cittadini, associazioni, sindacati, imprese, forze politiche, mondo del volontariato, della scuola e del lavoro».
«C'è un popolo intero fuori dalle nostre dinamiche chiuse, conclude Nardini, lo dico da militante del Partito Democratico, che ci guarda con attenzione ma anche con preoccupazione, un popolo che non possiamo più deludere. Il più grande Partito del centrosinistra deve essere all'altezza del compito che questo ci assegna, adoperandosi per organizzare un campo più largo, competitivo e vincente. Facciamolo per Cascina, per la nostra Provincia e per la Toscana tutta».