Natale della Caritas con carcerati ed ex detenuti

Cronaca
Calci
Sabato, 26 Dicembre 2020

La Caritas ha celebrato il Natale nella chiesa di S. Andrea Apostolo a Calci, presso la casa d'accoglienza dei carcerati ammessi alle misure alternative: "Qui il senso profondo del Natale"

 

Il responsabile Vittorio Cerri: “Ce la stiamo mettendo tutta per fondare la nostra casa sulla roccia sia sotto il profilo spirituale che sociale”.

“In un luogo come questo, in cui si accoglie un’umanità ferita, prendendosene cura e accompagnandola verso percorsi di reinserimento sociale, si può davvero sperimentale il senso profondo di questo Natale, sicuramente diverso perché ci manca qualcosa, ma forse più vero, che ci ha permesso di scoprirci più vicini anche se distanziati, più aperti anche se con il volto in maschera, più disposti a collaborare se scopriamo quanto è importante fare le cose insieme”. Per celebrare il Natale il direttore della Caritas di Pisa don Emanuele Morelli ha scelto “Misericordia Tua”, la casa d’accoglienza della diocesi a Sant’Andrea a Lama (Calci) che da due anni ospita carcerati ammessi alle misure alternative ed ex detenuti,  Sette quelli accolti complessivamente dall’inaugurazione ad oggi e quattro quelli presenti in questo periodo.

Nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo, la più antica del territorio calcesano e attigua alla canonica che ospita la casa d’accoglienza, con loro, ieri mattina (25 dicembre), oltre a don Emanuele Morelli c’erano anche alcuni componenti della “squadra” di Misericordia Tua: dallo psicologo Lorenzo Lemmi, al  custode Luciano Zorzi fino ad alcuni dei volontari che svolgono servizio nella struttura, oltre a un gruppo di credenti dei dintorni che hanno voluto celebrare il Natale con i “i vicini di casa” e, ovviamente, a Vittorio Cerri, per 19 anni direttore del “Don Bosco” di Pisa e ora responsabile di “Misericordia Tua”: “La nostra comunità vive in questo luogo da due anni e insieme ce la stiamo mettendo tutta per “fondare la casa sulla roccia”. – ha detto -- Una roccia spirituale innanzitutto, perché come diceva sempre don Bosco, citando il salmo 126: “Se il Signore non fonda la casa, invano i costruttori si adoperano...”. Per questo ringraziamo l'arcivescovo che continuamente ci mostra la sua vicinanza ed il frutto della sua preghiera, i sacerdoti dell'arcidiocesi, la Caritas e la Cappellania del Carcere. Ma anche – ha proseguito Cerri - una roccia sociale, perché il nostro sviluppo, dovendo essere lento e sicuro, è dovuto alla bella e proficua sinergia con la Magistratura di Sorveglianza, senza la cui fiducia non saremmo andati lontano, con l'Ufficio di Esecuzione penale esterna di Pisa e la relativa direzione generale di Firenze, vera colonna di questa istituzione, il Carcere di Pisa e degli “angeli” locali della legge: i Carabinieri di Calci, sotto il cui occhio competente e vigile si svolge serena la vita di questa casa.

Auguri dunque agli abitanti di sant'Andrea e di tutto il territorio calcesano ed infine un coloro abbraccio ai nostri operatori e volontari – ha concluso -: il vicedirettore, il ragioniere, il brigadiere della polizia penitenziaria, il cappellano, la suora, Daniela e Maria Chiara di Controluce e soprattutto Luciano, il prezioso custode, a Paolo, Matteo e Alessio. Il Signore conceda a tutti un santo Natale”

redazione.cascinanotizie