Navacchio, no all'amianto della Grillaia. Poli e Cinque Stelle contro il parere favorevole della Ceccardi
Il candidato a sindaco della lista Lavoro, Sviluppo, Ambiente, insieme ai consiglieri del M5S, mette sotto accusa il Comune di Cascina e i consiglieri regionali del PD
Questa mattina abbiamo pubblicato il comunicato dell'Arpat, che si dice favorevole alla riapertura della Grillaia perché la discarica, potrebbe essere messa in sicurezza dall'amianto conferito, usato come una sorta di "tappo".
► E l'amianto dove lo metto? Ecco perché Arpat è favorevole alla riapertura della Grillaia
La discarica di Chianni, però, se non riaperta, potrebbe avere effetti diretti su Cascina e sulla discarica di Navacchio, individuata come sito regionale per il conferimento dell'amianto.
Sull'uso della discarica di via del Nugolaio, l'amministrazione Ceccardi si era detta favorevole, ma su questo punto, Poli e i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, contrari, chiedono che sia fatta maggiore luce e pubblicità. Un'informazione puntuale alla cittadinanza.
Scrivono David Barontini, Claudio Loconsole e Fabio Poli
Di recente, la Giunta Regionale Toscana ha dato il proprio via libera ad un progetto definito “di recupero volumetrico” della discarica La Grillaia che per i sindaci e i cittadini della Valdera è, invece, “un’inopportuna riapertura”.
Allo scopo, il proprietario della Nuova servizi ambiente, società interessata alla riapertura della Grillaia, ha di recente rilasciato la seguente dichiarazione: “è la Regione Toscana che ci ha suggerito di proporre un progetto con l'amianto, perché il sito di Navacchio è al limite”.
Nell'imminenza della prossima tornata elettorale i tre consiglieri regionali del Pd pisano hanno subito pensato di dover redarre un atto di dissenso contro la giunta da loro sempre appoggiata, avviando un'evidente e contraddittoria azione di lotta e di governo.
A differenza di quanto succede oggi alla Grillaia il 12 gennaio 2017, la giunta Ceccardi, come da DECRETO della R.T. n. 1940 del 23 febbraio 2017 esprimeva la propria posizione favorevole perché riteneva ”gli impatti ambientali del progetto poco significativi e le misure di mitigazione proposte condivisibili” e alle interrogazioni presentate in Consiglio Comunale dai consiglieri di opposizione Fabio Poli, candidato sindaco per la lista ”Lavoro, Sviluppo, Ambiente“, David Barontini e Claudio Loconsole del Movimento 5 Stelle, l'assessore all'ambiente del momento, come da registrazione, rispondeva testualmente: “questa giunta non ha autorizzato alcun ampliamento avendo solo formulato l'ufficio un contributo tecnico. Ad oggi non è stato concesso assolutamente niente, ripeto non è stato concesso assolutamente niente ancora devono essere concordati i dettagli del progetto e dichiarare che la giunta ha autorizzato è una bugia e non è stato autorizzato alcunché”. Riguardo ad un mancato coinvolgimento della cittadinanza rispondeva inoltre: “verranno senz'altro promosse forme di pubblicizzazione e incontri sul territorio dall'amministrazione”. Ad oggi, oltre al mancato ricorso giurisdizionale al TAR, possiamo invece dire che non si è verificata né l'una né l'altra cosa.
Tutto ciò è avvenuto nel silenzio più totale sia degli organi di stampa che della parte politica espressione di quei consiglieri che oggi, al contrario di ieri, si fanno promotori di un riesame tempestivo della decisione assunta dalla Regione Toscana e tale da poter nuovamente coinvolgere la discarica del “Tiro a Segno” in loc. Navacchio, per supplire ad un'eventuale mancata riapertura della discarica La Grillaia.
Come lista Lavoro, Sviluppo, Ambiente e Movimento 5 Stelle di Cascina riteniamo necessario che si dia immediato avvio ad un’azione partecipativa di cittadini e associazioni per garantire, con forza, un territorio ormai saturo e non più in grado di sopportare qualsiasi nuovo ed ulteriore ampliamento.
Anche in considerazione degli impegni ripetutamente disattesi in passato, vogliamo sottolineare l'odierna preoccupazione per delle azioni politiche che, ormai, manifestano la mancanza di una reale politica regionale necessaria a programmare la filiera dei rifiuti in evidente contraddizione con quell'azione di buon governo ripetutamente vantata sia dall'attuale giunta regionale che dai consiglieri pisani che “coerentemente” l'hanno sempre sostenuta, ma solo fino al raggiungimento della soglia delle prossime elezioni regionali.