Nei primi mesi del 2021 la Questura di Pisa ha rimpatriato 18 clandestini
L'ultimo ad essere portato in un centro di permanenza e rimpatrio è un tunisino già denunciato per spaccio di stupefacenti
La Questura ha piazzato un altro colpo nella quotidiana lotta ai reati di strada, che passa anche attraverso il definitivo allontanamento dal territorio nazionale, con divieto di reingresso, per gli stranieri clandestini che traggono il proprio sostentamento esclusivamente dalla commissione di reati, specie furti e spaccio di stupefacenti. Stavolta a finire nella rete è stato un tunisino 35enne, con numerosi precedenti specie per spaccio di stupefacenti, che lo scorso 7 aprile era stato arrestato dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile perché a Riglione era stato pizzicato mente spacciava cocaina ad un tossicodipendente italiano; la perquisizione sul posto aveva inoltre consentito agli investigatori di scovargli addosso 12 gr di cocaina.
L’ indomani l’ arresto era stato convalidato e, in attesa del processo sul merito fissato a luglio, lo straniero era stato scarcerato e sottoposto dal giudice alla misura cautelare dell’ obbligo di firma giornaliera in Questura. La Sezione espulsioni dell’ Ufficio Immigrazione, ricevuti gli atti dai colleghi della Squadra Mobile, ha proseguito la trattazione del soggetto, chiedendo al Tribunale di Pisa il nulla osta all’ espulsione, così come prevede la normativa sull’ immigrazione, nonostante il processo in questione non fosse ancora concluso. Ottenuto il nulla osta, appena si è presentato in Questura per la firma giornaliera è stato bloccato e preso in consegna da una pattuglia della Questura, che lo ha condotto al centro di Permanenza e Rimpatrio di Palazzo San Gervasio (Potenza), da dove nei prossimi giorni sarà definitivamente rimpatriato a Tunisi. Dall’ inizio dell’ anno, in poco più di 4 mesi, la Questura di Pisa ha già rimpatriato 18 clandestini, ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica perché resisi responsabili di numerosi reati.