Nel momento no, manca il goal che ti cambia la vita

Sport
PISA e Provincia
Domenica, 13 Febbraio 2022

L'attacco è il reparto che ha subito i cambiamenti più drastici a gennaio, occorre un pizzico di pazienza

Il Pisa non ha vinto, il Pisa segna poco, il Pisa è in crisi. L’analisi superficiale della partita di sabato con la Ternana spesso si ferma a queste tre piccole frasi che possono anche essere messe in un ordine diverso. In effetti che il Pisa in questa fase segni poco è un dato di fatto, l’attacco è anche il reparto che ha subito il cambiamento più “massiccio” nel mercato di gennaio e ci sta che ancora si debba trovare la chimica giusta fra giocatori che hanno caratteristiche assai diverse rispetto a quelli che hanno giocato di più nella prima parte di stagione, ma che il Pisa non vinca da quattro partite, anche se sembrano molte di più a causa della sosta, è una dato inconfutabile, era già capitato in questa stagione, con una serie di cinque gare con soli tre punti portati a casa e poi, proprio all’inizio di un ciclo di ferro pesantissimo, è arrivato lo scatto imperioso che aveva riportato i nerazzurri in testa al campionato. La tranquillità negli occhi di chi si è presentato nel dopo partita in sala stampa indice all’ottimismo. Da Giovanni Corrado, fino a Nagy e Puscas, passando anche per il mister, oltre a non fare drammi, che possono anche essere frasi di circostanza, si è proprio visto una serenità che fa capire come tutti stiano remando dalla stessa parte consapevoli che reti e punti presto arriveranno.

Il momento attuale del Pisa ricorda molto da vicino quello già passato nel mese di gennaio della stagione 2018/2019, quella della promozione in serie B e l’ultima “normale” prima che la pandemia condizionasse i calendari: mercato importante a Gennaio, ma avvio stentato anche il quel caso più con un problema di risultati che di gioco, ci ricordiamo tutti il 2-2 con il Piacenza secondo in classifica, e la sconfitta di Arezzo con una squadra in corsa per i playoff, poi però il Pisa ingranò la quinta e anche come andò a finire tutti lo ricordiamo bene.

Certo quello dei calci di rigore è un problema che inizia a pesare. Anche qui le frasi di circostanza nel dopo partita tendono a minimizzare, però sono già quattro gli errori con quattro rigoristi diversi, ed un totale di 5-6 punti lasciati per strada, perché alla fine l’unico errore ininfluente fu quello di Gucher contro il Monza nei minuti di recupero, gli altri sono costati cari e se Torregrossa, non sbagliava da fine settembre del 2016, con la Ternana avesse messo la palla in rete oggi saremmo qui a parlare di tutt’altro, perché alla fine nel calcio, si sa, conta il risultato ed un goal anche su rigore, autorete, o “di rintrugolo”, passatemi l’utilizzo venacolare, aiuta sempre a leggere la partita in modo diverso, oltre a fare classifica.

fotografia Pisa sporting club

massimo.corsini