Nella quiete di Rovetta nasce un buon Pisa

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PISA e Provincia
Lunedì, 24 Luglio 2023

Il Pisa lavora sodo per assimilare il credo di Aquilani, idee chiare e tanto entusiasmo

Il calcio, si sa, non è una scienza esatta e così ogni giudizio può essere sottoposto ad essere smentito alla prima occasione nella quale parla il campo, a maggior ragione quando si tratta di calcio d’estate dove le variabili imponderabili e di difficile valutazione sono molte di più.

Fatta questa doverosa premessa però c’è da sottolineare la buona prova del Pisa contro la Pro Sesto, un avversario che lo scorso anno ha chiuso quarto in serie C e senza il grave infortunio di bomber Bruschi avrebbe potuto fare ancora meglio. Il Pisa si presenta con dieci undicesimi della formazione dello scorso anno, ma con Barbieri subito in campo (e bene) dal primo minuto complice anche l’infortunio di Calabresi. Il giocatore ieri era ancora in ritiro, ma in serata ha salutato squadra e staff per andare a sottoporsi all’artroscopia al ginocchio per togliere il menisco. Un Calabresi comunque sorridente e sereno quello che abbiamo visto uscire dallo Stadio Marinoni.

Tornando alla partita si è vista ancora una volta la ricerca ossessiva (nell’accezione più positiva) della sovrapposizione sulle fasce, quello di creare sovrannumero sulle corsie esterne è un mantra di mister Aquilani che per mettere in pratica questo buon proposito non esita a tenere la squadra altissima al punto da far giocare il portiere costantemente fuori dall’area di rigore ed utilizzarlo spesso e volentieri in fase di impostazione. Palla a terra e da far correre veloce, scambi rapidi e verticalizzazioni centrali quando le fasce risultano occupate. Questa volta rispetto a lunedì scorso, quando evidentemente il diktat era di provare soprattutto la combinazione rasoterra, si sono visti anche diversi cross, dal primo dei quali è arrivata la rete di Tourè che ha sbloccato l’incontro.

Per quanto riguarda gli uomini utilizzati, soprattutto nello “starting 11” è esercizio complesso provare a trarre indicazioni su chi della folta truppa resterà in nerazzurro e chi è destinato a fare le valige, certo che la fascia di capitano sul braccio di Torregrossa potrebbe essere un segnale per mettere a tacere gli assalti provenienti da Parma e da Catania e le conseguenti voci di una partenza del numero 10 nerazzurro.

Ultima considerazione sull’aspetto fisico, la squadra sempre già in buona salute “la gamba” c’è, anche con buona continuità, ad ha sostenuto il pressing esercitato quasi costantemente per almeno 30-35 minuti per tempo. Adesso si attendono gli sviluppi dal calciomercato, con Barberis e Valoti, oltre al giovane e promettente Corradini, in predicato di vestire la maglia nerazzurra, chissà che nell’ultimo test match di giovedì contro il Fiorenzuola non si possa vedere qualche volto nuovo.

massimo.corsini