"No ai tagli all'assistenza specialistica nelle scuole pisane", presidio a Firenze
Mercoledì 18 dicembre nel pomeriggio si è svolto un presidio di fronte al Consiglio Regionale della Toscana, organizzato da docenti e assistenti delle scuole pisane per protestare contro il taglio ai fondi per l'assistenza specialistica scolastica per gli studenti con disabilità
Questo il comunicato integrale
A essere colpite sono soprattutto le scuole secondarie di secondo grado di diverse province della Toscana.
L'assistenza specialistica è un servizio essenziale per garantire agli studenti con disabilità un percorso di studi e di vita efficace e completo. In alcune situazioni, l'assenza di assistenza può arrivare addirittura a compromettere la frequenza scolastica.
Per questo motivo docenti, educatori e famiglie insieme ai sindacati di base e associazioni si stanno mobilitando da settimane in diverse città, chiedendo l’immediato e completo ripristino del servizio, per tutte le ore necessarie.
La Regione Toscana, a riguardo, ha molte responsabilità, poiché sono proprio i finanziamenti insufficienti erogati agli enti locali, la causa del taglio del servizio.
Il presidio aveva quindi lo scopo di sollevare il problema nei confronti del Consiglio Regionale e richiedere misure immediate per far fronte a questa emergenza a prescindere da quelli che saranno eventuali fondi provenienti dal Governo centrale. Ma anche un impegno di lungo periodo per un finanziamento adeguato e pianificato che permetta anche agli studenti con disabilità di frequentare la scuola senza problemi.
Una delegazione ha incontrato la consigliera Gianchi, il consigliere Gazzetti e il funzionario Franchino dell'Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione. Abbiamo esposto le ragioni della protesta e sottolineato la situazione di emergenza e la richiesta di interventi immediati. Gli stessi si sono impegnati a portare la questione all'attenzione del Consiglio Regionale e dell’assessore regionale all’istruzione Nardini, con una richiesta di incontro specifica, e hanno allertato l’unità di crisi della Regione presieduta dal dirigente Fabiani.