"No ai tetti minimi di spesa di Crespina-Lorenzana" lo chiede la Confesercenti Toscana Nord

Economia
PISA e Provincia
Domenica, 19 Aprile 2020

Confesercenti Toscana Nord contro il Comune di Crespina-Lorenzana sui minimi tetti si spesa per le varie tipologie di esercizi commerciali

“In questo momento delicatissimo per tutti, cittadini e imprese, ancora in piena emergenza Covid 19, non c’era bisogno di ordinanze creative da parte dei sindaci. Tra l’altro in evidente contrasto con le direttive del governo. Per questo, sul caso Crespina-Lorenzana, abbiamo scritto al Prefetto e alla Regione perché intervengano sul provvedimento del sindaco D’Addona”.

E’ perentoria la presa di posizione di Confesercenti Toscana Nord, con il suo responsabile area pisana Simone Romoli, contro l’ordinanza del Comune di Crespina-Lorenzana sui tetti di spesa imposto negli esercizi commerciali.

Abbiamo interessato il Prefetto Castaldo ed il governatore Rossi – dice ancora Romoli – della vicenda perché siamo di fronte ad una ordinanza più restrittiva delle norme governative e che quindi può essere firmata solo dalla Regione. Chiedendo quindi il suo annullamento”.

Il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord entra poi nel merito delle norme introdotte dal sindaco D’Addona. “Ci sono davvero tante motivazioni per contestare il provvedimento. A cominciare ad esempio dal fatto che il territorio non sembra, più di altri, essere investito da una emergenza contagi tale da intervenire in maniera così drastica – insiste Romoli - . Poi una evidente sperequazione a favore della media distribuzione dove sicuramente sembra più facile spendere 50 euro (visto la quantità di prodotti) rispetto ai 20 in un alimentari o addirittura 5 in un panificio. E che dire delle farmacie, dove ad esempio una neo mamma ogni volta che dovrà acquistare i pannolini o il latte in polvere, dovrà per forza abbinarci anche un farmaco. Poi non dimentichiamo che a qualcuno spendere 50 euro in una volta potrebbe essere difficile viste le difficoltà economiche del momento”. La conclusione. “Ci auguriamo che il sindaco D’Addona, anche se animato da una volontà di garantire la salute ai cittadini, si accorga comunque di avere firmato una ordinanza sbagliata e che quindi la revoca. Senza la necessità di un intervento di un organo superiore come la prefettura”.

Di seguito l'Ordinanza del Sindaco di Crespina-Lorenzana

Con Ordinanza del Sindaco n. 10 del 17.4.2020, è stato disposto che:

1) l'accesso agli esercizi commerciali presenti sul territorio è consentito esclusivamente per l'acquisto di prodotti per una spesa complessiva pari o superiore ai seguenti importi:

a) Euro 5,00 per acquisto di generi alimentari presso panifici;

b) Euro 20,00 per acquisto presso esercizi di vicinato di generi alimentari, comprese macellerie. Tale limite minimo si applica anche nel caso di acquisto di pane;

c) Euro 50,00 per acquisto di prodotti presso medie strutture di vendita (supermercati);

2) Presso i rivenditori di tabacchi è vietata la vendita di una quantità minore di n.3 pacchetti di sigarette (da 20). Non si pongono limiti per i valori bollati, né per l'acquisto presso distributori automatici. Resta vietata la vendita di lotterie istantanee tipo “Gratta&Vinci”;

3) Presso le farmacie è consentita la vendita di prodotti che non siano farmaci o parafarmaci (es. cosmetica, giocattoli...) solo se abbinati alla vendita di farmaci o parafarmaci, per i quali non si applica alcun limite minimo di spesa;

4) E’ ammessa deroga a quanto stabilito ai punti 1 e 2 in caso di comprovata necessità, previa comunicazione tramite posta elettronica al Servizio di Polizia Municipale polizia.municipale@comune.crespinalorenzana.pi.it in cui sia indicato il nominativo del soggetto, la motivazione dell’acquisto, data e ora.

luca.doni