No al ponte alternativo sull'Arno a Lugnano

Cronaca
Vicopisano
Mercoledì, 27 Marzo 2019

La Prefettura di Pisa dice no al progetto di ponte alternativo della Confcommercio, al via la chiusura del ponte di Lugnano per restauro

Nei giorni scorso la Confcommercio di Pisa presentò il progetto per la realizzazione di un ponte alternativo a quello di Lugnano in vista dells sua chisura per ristrutturazione, chiusura di circa 10 settimane che ha sollevato non poche critiche, soprattutto da parte dei commercianti e imprenditori che hanno le loro attività nei pressi delle sponde dell'Arno e che vedrebbero, secondo Confcommercio, prodursi un danno economico notevole derivante dalla chiusura del Ponte di Lugnano. 

Il progetto fu presentato al presidente della Provincia di Pisa e realizzabile in poco tempo e con una spesa di circa 1 milione di euro. 

Da più parti si attendeva una risposta che è giunta propri in queste ore, ma da parte della Prefettura di Pisa che ha dato il suo parere negativo al ponte alternativo. 

Decisione che non è certo stata gradita da Confcommercio che ha stilato un comunicato molto critico sulla decisione.

Ponte alternativo, è fumata nera. Il prefetto di Pisa ha respinto il progetto presentato da ConfcommercioPisa, dando di fatto via libera ai lavori di chiusura del ponte di Lugnano, così come già programmati dalla provincia di Pisa, lavori che prevedono almeno 14 settimane solo di chiusura totale. 
“Una decisione inattesa e incomprensibile, che ci lascia sgomenti e che metterà in ginocchio l'economia di questo territorio” – denuncia risoluto il direttore Pieragnoli, a capo di una delegazione all'incontro in Prefettura, svoltosi martedì 26 marzo, che comprendeva il presidente dei commercianti di Lugnano Luigi Cecchi, il referente Luca Favilli, la rappresentante del direttivo Rachele Moretti: “il prefetto si è opposto al ponte alternativo, scartandolo a priori, per questo dovrà assumere la responsabilità di una decisione che inevitabilmente avrà ricadute molto negative sul lavoro di tanti imprenditori e lavoratori. Da parte nostra, come associazione, ci rivolgeremo prontamente ai nostri legali e chiameremo in causa prefetto e provincia su tutti i danni che ci saranno a partire dalla sua chiusura definitiva”. 
“E comunque sia” – insiste Pieragnoli - “sicurezza per sicurezza, richiamiamo ad una ulteriore responsabilità il prefetto Castaldo e la provincia di Pisa, qualora il ponte della Botte, che versa in condizioni analoghe, dovesse peggiorare la propria tenuta, perché ulteriormente gravato del traffico dirottato da Lugnano, saranno loro gli unici responsabili”. 
“Sin dall'inizio abbiamo detto che la sicurezza era la priorità, così come una priorità è la tenuta di un intero comparto economico che produce oltre 210 milioni di euro di fatturato e da lavoro a più di mille persone” - prosegue il manager di Confcommercio: “Tutto questo, evidentemente, per il prefetto, ovvero il massimo rappresentante governativo sul territorio, non conta proprio nulla! Per noi e per le imprese che rappresentiamo è un fatto di una gravità assoluta, considerando ancora che grazie all'impegno economico assunto dai comuni di Vicopisano e Cascina, oltre al risparmio della stessa Provincia di Pisa, avevamo quasi raggiunto il budget necessario per realizzare il ponte alternativo”. 
Pieragnoli stigmatizza infine la posizione assunta dalla rappresentante dell'altra associazione nel corso del vertice in Prefettura: “E' stata a dir poco scandalosa. In quella che era una partita delicatissima e decisiva per centinaia di imprese, l'unica cosa che è riuscita a dire è stato di chiedere con quale sistema avevamo calcolato i 70 milioni di euro di perdita. Se questa è la rappresentanza degli interessi imprenditoriali portata avanti dall'altra associazione, allora meglio il nulla”. 
Per condividere un piano di azione comune, Confcommercio ha indetto per Martedì 2 aprile, con inizio alle ore 14, una assemblea delle imprese, presso il Ristodancing Luna Verde nella zona industriale di Lugnano, via Masaccio 14-24 Vicopisano. 

luca.doni