No al riarmo dell'Europa voluto da Von der Leyen. Ferrante e Bruni: "Il Pd di Pisa deve sostenere Schlein"

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 17 Marzo 2025

I dem pisani specchio fedele delle spaccature interne al partito a livello nazionale. "O con la segretaria nazionale o nuovo congresso per definire i dirigenti pisani"

Il voto degli europarlamentari del PD a favore del piano di riarmo proposto da Ursula Von der Leyen ha sollevato un acceso dibattito all'interno del partito, mettendo in discussione la coerenza della linea politica definita dalla segreteria nazionale. 

La situazione vissuta nel Pd ha avuto ripercussioni anche a livello locale e i due segretari del Pd di Pisa e dei Giovani Democratici pisani, Andrea Ferrante ed Enrico Bruni, in un comunicato, hanno voluto richiamare i colleghi all'unità del partito intorno alla leadership di Elly Schlein.

Ferrante e Bruni, hanno anche detto di più, proponendo, in caso di eventuali spaccature sul sostegno alla linea a sinistra della segretaria nazionale, un percorso congressuale, votato a ridisegnare un nuovo gruppo dirigente del partito.

 

Hanno scritto Andrea Ferrante (segretario comunale PD Pisa) e Enrico Bruni (segretario comunale GD Pisa).

Gli europarlamentari PD che hanno votato a favore del piano di riarmo di Ursula Von der Layen hanno sbagliato e su quel voto occorre fare chiarezza. La linea del Partito è chiara: serve una maggiore integrazione della politica estera e dei sistemi di difesa europei, non uno sperpero di fondi per il riarmo di 27 Stati.

Al PD serve un profilo chiaro e leggibile, non sono accettabili comportamenti che ne mettano in discussione la guida. Nelle ultime settimane abbiamo assistito al crescendo, in uno stillicidio di interviste, dichiarazioni e commenti, di una campagna ostile alla Segretaria nazionale. A Elly Schlein va il merito di aver rilanciato il Partito riconquistando rispetto e consenso nell'elettorato di sinistra.

Dobbiamo essere molto chiari: non si può tagliare su welfare, transizione ecologica e tutto quel che sarebbe necessario all’Europa per la propria autonomia, per infilarsi nell'economia di guerra, riarmare i singoli paesi senza definire un modello di difesa e una vera politica estera comuni, creare ingente debito e tagliare i fondi per le politiche di coesione.

Oggi il nostro Partito deve aspirare a un ruolo di protagonismo nella costruzione di un'Europa capace di generare sviluppo, equità e prosperità, e di proporre un'iniziativa diplomatica che crei ponti rifiutando ogni postura bellicista o nazionalista.

Questo sarà possibile solo se la nostra comunità e la sua classe dirigente dimostreranno coerenza, responsabilità e soprattutto visione rispetto a quelle che devono essere le priorità di un partito socialdemocratico oggi.

Per questo è grave delegittimare la linea della Segreteria nazionale, eletta con percentuali straordinarie alle primarie.
Fa bene Elly Schlein a pretendere un chiarimento. Il PD ha bisogno di discutere a fondo della situazione politica e tutto il gruppo dirigente ha il dovere di adeguarsi alle sintesi che saranno trovate, con lealtà. Non va esclusa, nel caso in cui non si riesca altrimenti, una discussione di tipo congressuale, urgente e sospirata anche a livello territoriale, che metta finalmente in chiaro l’identità della nostra comunità.

Chi oggi incontriamo per strada ci chiede che finalmente il Partito Democratico consolidi e rilanci il percorso di affermazione della sua identità a sinistra. È necessario che la struttura ed il gruppo dirigente del partito, a tutti i livelli, supportino in modo più deciso questo cambiamento, con spirito unitario e ispirato alla linea votata a grande maggioranza nell’ultimo congresso nazionale.

 

redazione.cascinanotizie