No alla repressione degli studenti. Chiesto un consiglio comunale dedicato
Mozione per il diritto a manifestare di Diritti in comune
Ha scritto Ciccio Auletta consigliere Diritti in comune.
Pestaggi degli studenti e delle studentesse da parte delle forze dell'ordine: chiediamo lunedì un consiglio comunale dedicato. Una mozione per il diritto a manifestare contro le politiche repressive del Governo Meloni
Lunedì il Consiglio comunale discuta subito delle gravissime violenze delle forze dell'ordine contro gli studenti e le studentesse scesi ieri in piazza per l'immediato cessate il fuoco a Gaza. È questa la richiesta che abbiamo fatto questa mattina depositando una mozione al riguardo affinché il consiglio comunale prenda una posizione chiara e netta su quanto avvenuto.
Nella mozione si esprime la solidarietà e pieno sostegno agli studenti e alle studentesse che sono scesi in piazza nella giornata di venerdì; e anche la propria stretta vicinanza alle studentesse e agli studenti feriti dalle cariche della polizia, sostenendo le azioni che decideranno di intraprendere nei confronti di chi li ha ingiustificatamente picchiati.
Nel ribadire l’inviolabilità del diritto alla libera manifestazione sancito nella nostra Costituzione si condanna irrevocabilmente e totalmente la scelta repressiva operata contro il corteo e in particolare le cariche immotivate e ripetute contro gli studenti e le studentesse che manifestavano pacificamente.
Nella mozione inoltre si ritiene irresponsabile la gestione dell’ordine pubblico avvenuta nella giornata di venerdì a Pisa e si chiede pertanto la rimozione del Questore e che siano accertate urgentemente e pienamente da tutti gli organismi competenti le responsabilità sulle violenze subite dagli studenti e dalle studentesse, prendendo i conseguenti provvedimenti.
Si stigmatizza e ritengono gravi ed irresponsabili le dichiarazioni di alcuni esponenti politici del centro destra come gli onorevoli Ziello (“auspico nell’irrogazione di daspo e denunce verso quei manifestanti che hanno tenuto comportamenti incompatibili con il normale senso civico”), Ceccardi (che ha definito gli studenti e le studentesse “delinquenti da denunciare e daspare”) e Donzelli di Fratelli d’Italia ( che dice il falso quando dichiara:”Tentare di marciare sulla Sinagoga di Pisa non diritti ma gesti violenti”, in quanto la manifestazione non ha riguardato in alcun modo la Sinagoga).
Da qui la richiesta di impegno al sindaco e alla giunta a farsi portavoce presso il Governo e il Parlamento affinché venga approvata con urgenza, come da anni chiedono associazioni e movimenti, l’introduzione di una legge sui codici identificativi per le forze di polizia impegnate in operazioni di ordine pubblico.
Si impegna infine il Presidente del Consiglio comunale ad organizzare un incontro urgente dei e delle capigruppo con il Prefetto di Pisa sui fatti avvenuti e a richiedere al Sindaco di fornire ogni adeguata spiegazione ed informazione ai capigruppo sul ruolo avuto e sulle disposizioni date alla Polizia Municipale durante la manifestazione.