No alla rimozione del Keu dal Green Park. FdI: "Decisione incomprensibile"
"Il Green Park di Pontedera rappresenta un pericolo per la salute pubblica"
Ha scritto Fratelli d'Italia Pontedera.
Il Green Park di Pontedera rappresenta un pericolo per la salute pubblica a causa della presenza di fanghi KEU contaminati da metalli pesanti come cromo, cadmio, nichel, rame, selenio e zinco. Questi materiali inquinanti, già presenti da anni, sono stati addirittura sommersi dall’alluvione di novembre scorso.
La maggioranza PD ha bocciato in consiglio comunale la mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva un intervento per la tutela della salute pubblica, ossia l’immediata rimozione dei residui di KEU dal Green Park. “Questa decisione è incomprensibile e noi non saremo complici”, ha dichiarato Matteo Bagnoli, capogruppo di Fratelli d’Italia.
Sono ancora ineseguite le ordinanze del sindaco del nostro Comune del 2022 che imponevano alla Asso Costruzioni e ai proprietari dei terreni la rimozione del KEU dal Green Park, considerando poi che a giugno 2024 il TAR ha sospeso anche il sito indicato per il conferimento dei rifiuti, perché data la natura speciale del rifiuto occorre una sede idonea.
“Ad oggi, non risultano adottati da questo comune i provvedimenti necessari per la rimozione del KEU nell’area interessata. Né è chiaro quale sia lo stato effettivo di inquinamento del sito e, cosa ancor più grave, non è stata emessa alcuna ordinanza con cui il Sindaco – primo pubblico ufficiale sul territorio comunale per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica – disponga una soluzione di tutela, ossia la bonifica a temporaneo carico dell’ente, con successivo recupero dei costi dal responsabile, come invece è già avvenuto da parte dei comuni di Pisa e Peccioli.”
Ad oggi quindi il Green Park non solo presenta ancora tutti i cumuli di Keu, ma né i cittadini, né evidentemente l’amministrazione conoscono il livello di inquinamento delle falde acquifere derivante dalla permanenza del materiale sull’area.
La risposta fornita in consiglio comunale a motivazione della bocciatura della mozione, accumula una serie di dati formali, ma senza affrontare né applicare il principio generale previsto dalle legge, che impone al Sindaco di tutela la salute dei cittadini, lasciati cosi esposti a rischi ambientali e sanitari.
La risposta onesta sarebbe stata che mancano i soldi per tutelare la salute della cittadinanza, anche se i 23 mila euro per far svolgere una relazione sui siti di possibili smaltimento erano stati trovati, a che scopo è la domanda spontanea, se poi non viene dato seguito alla teoria.
Vogliamo ricordare le parole del Sindaco Franconi, pronunciate quando la prima e unica ruspa fu posizionata: “Alla fine arrivano i fatti”.
Ora chiediamo al Sindaco: dove sono questi fatti? Il KEU è ancora lì e, purtroppo, rischia di rimanerci a lungo.