"No all'ampliamento dei cassonetti davanti alla Chiesa di San Sepolcro"
Lo chiede con un comunicato, il consigliere comunale PD Marco Biondi
A seguito il comunicato giunto in redazione
Invece di riqualificare lo spazio antistante la Chiesa di San Sepolcro edificata nel XII secolo si decide di creare una vera e propria isola ecologica.
Questa mattina sono iniziati i lavori di segnaletica per la successiva messa in opera di ulteriori cassonetti per l’immondizia dinanzi ad una delle chiese più affascinanti ed antiche della nostra città.
La chiesa di San Sepolcro con la sua particolare forma ottagonale e copertura a piramide è tra le chiesa più misteriose ed affascinanti di Pisa. Attestata già nel 1138 come edificio degli Ospitalieri di Gerusalemme venne costruita su ispirazione del Santo Sepolcro.
Sono anni che mi batto per la riqualificazione della piazza, nel 2020 ho presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale in cui chiedevo di trovare una soluzione e un posizionamento alternativo per i cassonetti fuori terra presenti in Piazza San Sepolcro in un’ottica di una riqualificazione generale dello spazio pubblico.
Questi cassonetti oltre a danneggiare la vista della chiesa sono spesso oggetto di abbandono esterno di rifiuti e di degrado.
A distanza di 2 anni e mezzo oltre a non aver trovato una soluzione, questa amministrazione ha deciso di raddoppiare i cassonetti presenti, creando una vera isola ecologica, andando a deturpare maggiormente la piazza e di conseguenza lo spazio antistante la Chiesa di San Sepolcro.
Mi chiedo come si faccia ad avere una così scarsa sensibilità del nostro patrimonio storico-artistico.
Solo qualche settimana fa abbiamo assistito all’installazione indiscriminata di scatoline sui pilastri e gli archi storici delle antiche case torri, fortunatamente poi spostate dopo le numerose segnalazioni e articoli di giornale.
Quello che sta avvenendo è la conferma di una completa mancanza di rispetto per il nostro patrimonio e per la storia della città.
Questa amministrazione si erge a paladina delle manifestazioni storiche e poi non capisce che la storia della città si valorizza tutelando il suo patrimonio artistico.
Questa piazza e la chiesa di San Sepolcro hanno un potenziale artistico enorme, come tappa fissa per i turisti e come luogo pubblico di socialità.
In una visione futura della città sarebbe auspicabile vederla pedonalizzata e abbassata per avere un minor dislivello con l’entrata della Chiesa.
Per ottenere la pedonalizzazione bisognerebbe avere una visione più grande della città e pensare a riqualificare delle strutture del dopoguerra, poste in via Bovio, di nessun interesse architettonico e prevedere al loro interno, almeno al piano terra, dei parcheggi per i residenti.
Questa soluzione permetterebbe di liberare alcune piazze dalla sosta delle auto al fine di riqualificare questi spazi pubblici e ridargli la loro funzione sociale originaria, quella di luoghi d’incontro e di comunità.
E’ da ricordare inoltre che nonostante le promesse nel quartiere di San Martino non sono state mai installate le telecamere in uscita dalla ZTL e piazza San Sepolcro è sempre oggetto di occupazioni abusive di auto senza permesso che accedono dal Lungarno.
Non si comprende per quale motivo vi è una completa disattenzione del Comune su questo quartiere, ma non c’è da aspettarsi molto da un comune che ha approvato il piano di recupero dell’Ex Distretto Militare di via Giordano Bruno andando a creare una moltitudine di nuovi appartamenti, generando un carico urbanistico fuori scala, senza creare veri spazi pubblici per il quartiere.
E’ bene ricordare che l’ obiettivo della politica deve essere la riqualificazione che mette al primo poste la tutela del patrimonio storico-artistico e che di conseguenza metta tra le conseguenze principali della propria azione il miglioramento della la qualità degli spazi pubblici, in quello che sta avvenendo in Piazza San Sepolcro non vi è niente di tutto ciò.