No alle intimidazioni nazifasciste. Punto Radio e Cascina Notizie: grazie per la solidarietà, non ci faremo intimidire
In tanti hanno voluto solidarizzare con la nostra redazione. Li ringraziamo, uno a uno idealmente: amici, colleghi giornalisti, partiti e enti di promozione sociale, politici e rappresentanti istituzionali.
Dopo gli adesivi appiccicati da qualche balordo sulla nostra postazione dell'Arena Garibaldi in occasione di Pisa-Lucchese, molti media locali e semplici cittadini, hanno solidarizzato con Punto Radio, al centro di un attacco intimidatorio da non sottovalutare.
Per il sostegno e la vicinanza dimostrata alla nostra redazione, un ringraziamento è dovuto a: Arci Nazionale, Arci Toscana, Arci Firenze, Anpi Provinciale Pisa, Circolo Rinascita Pisa, Progetto Saharawi Cascina, Paolo Fontanelli per Liberi e Uguali Pisa e Cascina, Irene Galletti Movimento Cinque Stelle Toscana, Sinistra per Cascina, Fernando Mellea per il Pd Cascina, Massimiliano Sonetti per il Pd Pisa, Alessandra Nardini per Pd Toscana, Cristina Bibolotti per +Europa, Marco Filippeschi a nome della città di Pisa...
Tra i media: Telegranducato, Il Tirreno, La Nazione, Sesta Porta News, Qui News Pisa, Il Pisa Siamo Noi, Finestra sull'Arena, Pisa Today, Novaradio CIttà Futura, Lucca in Diretta...
Tra i colleghi: Simone Del Moro, Andrea Chiavacci, Michele Bufalino, Luca Bindi e tanti altri che non possiamo citare singolarmente.
Punto Radio e Cascina Notizie, come riportato nel comunicato inviato nelle scorse ore, non si faanno intimidire e continueranno la propria azione improntanta da oltre 40 anni alla libertà di espressione.
Qua di seguito riportiamo integralmente il testo letto durante la Sfogliata e a cura di Massimo Corsini, rivolto a chi, meschinamente, ha attaccato quegli adesivi inneggianti al nazismo.
"Ciao, dico a te, a voi, quanti siete? Uno? Due? Cinque, dieci? Non importa quanti siete, siete voi che andate in giro con degli adesivi riportanti simboli proibiti dalla costituzione italiana, vai/andate in giro pensando che le persone a cui vengono rivolti si intimidiscano, abbiamo paura... io li ho visti, ma non ho avuto paura, ho provato solo tanta pena per voi che credete di intimidire la gente. Ma qui nessuno ha paura, anzi, sai cosa ti dico, cosa vi dico? La nostra porta è aperta, poi ci sediamo alla scrivania e parliamo, possiamo parlare di storia, del presente e anche del futuro. Ecco se avete davvero coraggio suonate alla porta e parliamo, giocare con le figurine è da bimbetti, parlare e confrontarsi è da uomini".