No all'equiparazione tra nazismo e comunismo votata in Europa

Politica
Cascina
Lunedì, 30 Settembre 2019

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da due esponenti della sinistra cascinese circa la risoluzione votata dal Parlamento Europeo sull'equiparazione tra nazismo e comunismo

A sette mesi dalle elezioni amministrative alcuni settori della sinistra cascinese prendono le distanze dall'equiparazione votata in Europa tra nazismo e comunismo, e sostengono, allo stesso tempo, la decisione dell'Anpi di scostarsi da questa decisione.

Scrivono Andrea Lapi e Fabio Lupi.

"Nel festival del trasformismo quale ormai è diventata la politica odierna, non meraviglia la vergognosa risoluzione votata a maggioranza il 19 settembre scorso dal Parlamento Europeo che equipara nazifascismo e comunismo con i voti del PD, della Lega, di Forza Italia e con l'astensione del M5S.

Tale risoluzione - semmai - dimostra plasticamente l'inganno culturale delle false contrapposizioni e l'intercambiabilita' degli attori politici in scena, stante - in realtà - il loro obbligo di mantenere inalterato il sistema vigente, quello capitalistico.

Come spiegare - altrimenti - la "nobile" argomentazione a sostegno della formazione del Governo PD - M5S - LeU per contrastare la deriva fascista della Lega di Salvini, quando invece, appena qualche settimana dopo, quegli stessi soggetti votano il più grave atto di mistificazione storica approvato dall'istituzione continentale più rappresentativa?

Gli scriventi ritengono che quanto accaduto, per la gravità che un atto del genere si porta appresso - tra l'altro nel silenzio correo di un'intera classe dirigente che nel Paese e sui territori non ha espresso la ben che minima presa di distanza - rappresenti il frutto avvelenato di anni di revisionismo funzionale al rafforzamento del sistema imperante.

Mettere sullo stesso piano vittime e carnefici, fare della storia un'indistinta macedonia con il preciso intento di uccidere ogni pensiero critico, è stato l'approdo voluto e ricercato di tutta la politica anticomunista di questi anni, sia italiana che europea.

Il PD, in particolare, è stato il soggetto politico che avendo ereditato la maggior parte del consenso e dell'organizzazione del vecchio PCI, si è fatto carico della totale liquidazione culturale di quell'esperienza mettendola al servizio del liberismo economico e sociale, veicolo principale dell'impoverimento delle classi sociali subalterne e rappresentato, nella Commissione Europea, dalla baronessa Von der Leyen e dal conte Gentiloni.

Anche gli altri partiti di sinistra, sempre pronti a farsi scaldare i cuori dai falsi profeti di turno (Greta Thunberg ne è un tipico emblema), non pongono mai al centro della loro azione la domanda fondamentale: è riformabile il sistema capitalistico? È possibile superare l'attuale modello economico e sociale che mercifica gli esseri viventi?

In questo scenario plumbeo, è davvero una luce la presa di posizione dell'ANPI nazionale; ci rappresenta totalmente e lo sosteniamo con forza e con convinzione.

Riteniamo che questa risoluzione si iscriva nettamente nei reiterati tentativi di distruggere la memoria dell'Europa, di cancellare - nell'ignoranza e nel qualunquismo - la sofferenza di tanti popoli, a cominciare - sia detto con voce stentorea - da quello sovietico con i suoi 22 milioni di morti caduti per stroncare il demone nazista.

Come ex amministratori locali ed ex dirigenti politici, pur avendo percorso strade diverse, i sottoscritti hanno avvertito il dovere, l'obbligo morale, che Cascina non facesse passare in silenzio un provvedimento che - in tutta evidenza - prepara il terreno all'attecchimento della peggiore gramigna".

Andrea Lapi
Fabio Lupi

redazione.cascinanotizie