La Scuola Pascoli e la Giornata della Memoria
La scuola media Pascoli di Cascina ricorda le vittime delle deportazioni tra canti, letture e il prezioso intervento di Guido Cava.
di Sandy Cioni
Questa mattina nella palestra della Scuola Media Pascoli di Cascina tutte le classi terze e una classe prima dell'istituto si sono riunite per ricordare le vittime della Shoa. L'incontro si è svolto tra canti, letture, il prezioso intervento di Tagliaboschi Franco, presidente dell'Anpi Cascina e soprattutto con la testimonianza di Guido Cava, ex presidente della comunità ebraica di Pisa. Anche il preside Federico Betti è intervenuto e ha voluto esprimere un pensiero riguardo le vittime della Shoa e spendendo alcune parole anche nei confronti degli immigrati odierni.
"Da domani non andrete più a scuola con gli altri bambini perché siete ebrei" Guido Cava aveva solo otto anni quando il padre disse a lui e al fratello queste parole. L'ex presidente della comunità ebraica ha risposto alle domande dei ragazzi riguardo la sua esperienza con la discriminazione razziale e in generale con la guerra attraverso piccoli aneddoti della sua infanzia.
Coordinati dagli insegnanti e con l'accompagnamento musicale, i ragazzi hanno letto testimonianze di Primo Levi, alcuni articoli della Costituzione Italiana , le leggi razziali del 1938 ed altri testi che hanno contribuito a ricordare che eventi simili non devono più ripetersi. Un pensiero condiviso dagli stessi alunni che hanno arricchito l'incontro leggendo i loro pensieri personali riguardo la Shoa; dai quali traspare la completa condanna di questi comportamenti discriminatori e la difesa dei diritti fondamentali dell'uomo.
In chiusura la classe 1C accompagnata da violoncello, pianola e fagotto, suonati dagli insegnanti, ha cantato "We shall overcome" , scritta da Joan Baez, un inno ai diritti civili, che ha terminato in modo efficace questa giornata ricca di emozioni e considerazioni riguardo i diritti delle persone e alla difesa di questi contro ogni forma di discriminazione verso il diverso, perché come ha affermato più volte Guido Cava non esistono razze, ma una sola razza: quella umana.