Enrico Taliani e il suo "Squarci di memoria" il 26/1 alla Libreria Roma di Pontedera
Enrico Taliani presenta "Squarci di memoria. Perdersi per ritrovarsi", Ibiskos, il 26&1 alla Libreria Roma - Ubik di Pontedera.
Dialogano con l'autore la prof.ssa Alessandra Ulivieri della casa editrice IBISKOS di Empoli, e il prof. Umberto Mugnaini
SQUARCI DI MEMORIA
Il raccontarsi: una 'memoria' che ritorna e un 'flusso', un moto leggero, un'onda lunga che approda ai lidi lontani della coscienza. Un sentire in profondità che riaffiora in immagini e mormorii, suoni e colori, parole e sogni, emozioni e percezioni, sensazioni che mai si perdono. Un 'monologo' con te stesso e con un mondo che ti appartiene e che rivivi con leggerezza sospinto dalle soavi vibrazioni di un'arpa antica, o, scosso dal rullio assordante di tamburi su cui si riversano le tempeste della vita. Spazio e tempo dimensioni atone dell'esistere che fuggono via lontane per poi ricongiungersi stringendoti a essere in amplessi vagheggianti quando sublimi quando assurdi se non perversi. Non sai chi sei, si è detto, ma vuoi essere per divenire. Il 'senso della vita' è racchiuso in un algoritmo 'infinito'.
ENRICO TALIANI
Nato a Pontedera il 22 maggio 1935. Un'infanzia e una fanciullezza vissuta in parte in epoca fascista e in parte in un dopoguerra lungo e insidioso. Ne risentì il suo iter scolastico. Dopo tre anni di liceo scientifico, decise per vocazione pedagogica di presentarsi come "privatista" agli esami per l'ottenimento del diploma di abilitazione magistrale che conseguì senza problemi. Ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere (Università di Pisa) e quella in Filosofia (Università della Saar). Fu di lì a poco assunto in qualità di Wissenschaftlicher Assistent dall'Institut fur Empirische Soziologie an der Universitaet des Saarlandes. Condusse una prima ricerca sul campo sui Minatori della Saar. In seguito, sempre con la stessa istituzione, ha partecipato a una ricerca in Kenya e Uganda per un anno. Rientrato, gli fu affidato il compito di impostare e dirigere una ricerca sui processi di integrazione nel contesto tedesco dei Gastarbeiter, lavoratori stranieri tra cui italiani, spagnoli e di altre nazionalità. Ha partecipato in qualità di responsabile in altre ricerche sul campo in più paesi dell'Africa. Ha insegnato come docente universitario all'Università di Messina e, in seguito, all'Università di Pisa.