Torna l'idea di un centro di rimpatrio per clandestini a Coltano

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 29 Gennaio 2019

A distanza di otto anni torna l'idea di confinare i clandestini in attesa di rimpatrio a Coltano. Il Partito Democratico ribadisce il suo No all'idea della Lega

Torna in agenda l’ipotesi di trasformare una caserma dismessa a Coltano, in un centro di accoglienza e smistamento dei migranti, una idea di vecchia data, tanto che già nella primavera del 2011 l’allora governo Berlusconi propose proprio Coltano come luogo in cui realizzare una delle possibili tendopoli per ospitare i profughi libici che a quel tempo sbarcavano a grandi ondate a Lampedusa. Oggi come allora l’opposizione rifiuta questa proposta e l’Unione Comunale del partito Democratico ribatte alle parole della sindaca di Cascina e segretaria regionale della Lega, Susanna Ceccardi, che si è detta favorevole all’ipotesi di trasformare la vecchia caserma di proprietà del Demanio in via Cappellani nel Centro toscano per il Rimpatrio di clandestini: «Il sistema dei rimpatri non funziona e con la riforma Salvini sarà ancora peggio perché nei Cpr ci finiranno quei richiedenti asilo che non hanno il passaporto (praticamente tutti) e per i quali non si possono sapere né le generalità corrette né la nazionalità».

Il Partito Democratico osteggia oggi come allora questa proposta, non solo perché la struttura è inadatta, ma soprattutto perché il meccanismo dei rimpatri non è la carta su cui puntare per gestire il fenomeno dell’immigrazione: «L’inghippo nel sistema dei rimpatri, spiegano ancora i Dem pisani, è che per i richiedenti asilo non si può far capo alle loro autorità consolari perché è vietato dalla convenzione di Ginevra. Conseguenza? Che dopo 180 giorni di trattenimento, queste persone non saranno ancora state rimpatriate e quindi resteranno irregolari (per la maggior parte dei casi) sul territorio, anche del comune di Cascina».

«Un risultato, concludono dal PD, che non può che stupire, visto che a volerlo sembra essere proprio quella rappresentanza politica, la Lega, che ha fatto della lotta alla clandestinità una bandiera elettorale».

massimo.corsini