"It's app to you l'arte del solipsismo" il 2/2 alla Città del Teatro di Cascina
Un altro appuntamento da non perdere alla Città del Teatro di Cascina, uno degli spettacoli teatrali più premiati in scena il 2 febbraio.
IT’S APP TO YOU O L’ARTE DEL SOLIPSISMO
Compagnia Bahamut
da un’idea di Leonardo Manzan
di e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan
regia Leonardo Manzan
drammaturgia Camilla Mattiuzzo
scenografia e costumi Bahamut
illustratore Rocco Venzani Compagnia Bahamut
spettacolo Vincitore Bando Inbox 2018
Spettacolo selezionato tra i vincitori della III edizione del Bando Giovani Direzioni, promosso dal Centro Teatrale MaMimò, in collaborazione con Scuola Paolo Grassi di Milano, Comune di Cernusco sul Naviglio, Karakorum Teatro di Varese, Residenza Ilinx arium di Inzago, Manifattura K di Pessano con Bornago, all’interno del Progetto FUNDER 35, e realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo.
Un teatro. Un videogioco interattivo. Un omicidio da risolvere. 46 si risveglia in una stanza, sul pavimento una pistola e del sangue, è appena stata assassinata ma ha ricordi confusi. Non le resta che scoprire l’assassino e vendicare la sua morte. “It’s app to you” l’applicazione che 47, spettatore inconsapevole selezionato dalla platea, deve scaricare per connettere il proprio smartphone al videogioco e poter guidare 46 nello svolgimento delle indagini.
Le indagini cominciano, ma sembra una storia senza capo né coda. Tutto sembra portare 47 ad una sola sentenza finale: 46 si è suicidata. Così, per risolvere il gioco ed uccidere l’assassino, non può fare altro che uccidere nuovamente 46. La partita però non termina, la missione non è compiuta. Algoritmo, che dalle regia detta le regole del gioco e muove i fili a proprio piacimento, decreta il “Game Over”.
Il gioco ricomincia daccapo. Stesso caso, stesse indagini, ma stavolta qualcosa è cambiato: 47 si copre all’interno del gioco, giocatore e contemporaneamente personaggio della storia. Portando a termine la prima partita si è macchiato dell’omicidio di 46. Algoritmo, dalla regia, si gode lo spettacolo di sua creazione. La finzione, come spesso accade ha divorato la realtà. Lo scopo del gioco rimane lo stesso: uccidere l’assassino.