Il borsino di Olbia - Pisa

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PISA e Provincia
Domenica, 17 Marzo 2019

Brignani come Di Prete e un bel Pisa sia sul campo che fuori dal rettangolo verde, ed é proprio quest’ultimo aspetto che fa ben sperare

Il Pisa riparte, archivia lo scivolone di Coppa Italia a Viterbo andando ad espugnare Olbia dopo 43 anni, lo fa al termine di una partita autoritaria, nella quale ha fatto capire fin da subito che questa volta non ci sarebbero stati sconti per nessuno.

COSA FUNZIONA Per sostituire De Vitis, mister D’Angelo rispolvera la difesa a 3, ed i giovani chiamati in causa hanno risposto presente. Meloni ha disputato una partita di grande sostanza, Brignani, richiamato in campo per la prima volta nel 2019 (al netto degli spiccioli di secondi di Pisa-Pistoiese), mostra maturità, concentrazione ed impreziosisce la sua prova con il goal partita, il suo primo fra i professionisti ed il primo del Pisa dal 26 settembre 1976: Brignani come “Caio” Di Prete, almeno in terra di Sardegna, fu proprio il centravanti pisano di nascita a segnare l’ultimo goal del Pisa al “Nespoli” contro l’Olbia. Difesa, ma non solo, si temeva che l’assenza di un difensore che imposta come De Vitis, potesse incidere anche sul centrocampo, in particolare su Gucher, e invece l’austriaco sfodera un’altra grande prova. Bene anche Marconi al quale é mancato solo il goal, sfiorato con un colpo di testa finito contro il palo.

COSA NON FUNZIONA riempire questo paragrafo significa cercare il pelo nell’uovo, é una premessa tanto importante quanto necessaria. L’unica cosa che é mancata é la rete della tranquillità. Tenere l’Olbia in partita poteva essere un rischio, ma non é che il Pisa non ci ha provato, é che, fra un pizzico di sfortuna e la bravura di Van Der Want, il 2-0 non é arrivato.

DA RIVEDERE Vorremmo rivedere al più presto il Pisa al completo, ma per questo ci vorrà ancora un po’. Allora ci poniamo il più realistico obiettivo di voler rivedere questo spirito di squadra sul rettangolo verde, ma anche fuori dal campo. É stato bellissimo vedere giocatori, staff e presidente scherzare con gli oltre duecento tifosi al seguito, concedersi con il sorriso ai selfie e agli autografi. Uno spirito che non vedevamo dal 2015/2016 e ci fermiamo qui perché ogni altra parola potrebbe risultare tanto prematura, quanto completamente in balia della cabala

massimo.corsini