Poliziotto pisano fuori servizio, riconosce e fa arrestare un latitante
La sosta in un bar per fare colazione è stata fatale ad un uomo di 42 anni ricercato in mezza Europa
Quando la libertà è appesa ad un… cappuccino, si la bevanda tanto amata al mattino dagli italiani è costata il carcere a Abdellatif Marzak, un marocchino di 42 anni ricercato dalla Polizia di mezzo mondo.
Uccel di bosco da ormai più di due anni, era inseguito dalla Polizia di Pisa per i più disparati paesi europei, Grecia, Turchia, Spagna. Alla fine proprio la passione per il cappuccino, lo ha tradito. Siamo in un bar di Antignano a Livorno, la sua presenza non è passata inosservata ad un investigatore della Squadra Mobile di Pisa, libero dal servizio, che aveva indagato sui suoi trascorsi di trafficante di droga ed al quale è sembrato strano che si trovasse in stato di libertà.
In attesa di accertamenti più approfonditi sulla sua attuale situazione processuale il poliziotto lo ha pedinato fino al suo domicilio.
Nella mattinata del 25 marzo, Abdellatif Marzak, dopo ulteriori appostamenti e pedinamenti, è stato rintracciato presso un’abitazione di Livorno, non distante dal bar dove era stato notato sorseggiare il cappuccino.
L’uomo, quarantunenne di cittadinanza marocchina, era stato coinvolto nell’operazione “Family & Co” portata a termine nell’anno 2016 dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Pisa, sotto le direttive della DDA di Firenze. La sua figura, era spiccata poiché ritenuto persona scaltra e con enorme esperienza e dimestichezza nel traffico di “hashish”, dal quale ne traeva il soprannome “sabona” in arabo “saponetta”, dalla particolare forma dei panetti della sostanza stessa. Ritenuto uomo di fiducia del principale indagato, più volte è risultato essersi sottratto ai controlli di polizia, durante i quali non ha esitato al corpo a corpo con le forze dell’ordine.
L’operazione, all’epoca conclusasi con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di otto individui, vedeva coinvolti a vario titolo tredici persone per aver partecipato all’organizzazione responsabile dell’importazione di enormi quantitativi di sostanze stupefacenti. Infatti nel corso delle indagini, furono sequestrati oltre mille chilogrammi di hashish, più di due chili di cocaina e svariate decine di migliaia di euro in contanti.
A termine degli accertamenti, Abdellatif Marzak è stato condotto presso il carcere di Livorno.