Clamorosa protesta degli ex dipendenti Piaggio
Occupato il tetto del “palazzo blu” di fronte alla Piaggio. La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici con contratto a termine non si ferma
Questa mattina gli ex lavoratori con contratto a termine della Piaggio hanno deciso di salire sul tetto della sede Asl medicina del lavoro che si trova proprio di fronte ad uno degli ingressi dello stabilimento Piaggio. Un luogo simbolo per tutti gli operai della Valdera, tra il magazzino ricambi, lo stabilimento Sole Spa e la ex fabbrica TMM adesso chiusa.
Un gesto forte che ha come obiettivo quello di ribadire ancora una volta che i precari storici non hanno nessuna intenzione di essere lasciati fuori dal percorso di assunzioni. Dopo anni di lavoro in fabbrica hanno diritto ad essere richiamati. La Piaggio rispetti gli accordi presi e faccia un passo indietro.
Nei prossimi giorni sono previsti alcuni incontri sindacali importanti per il futuro dello storico stabilimento di Pontedera. Il 13 maggio si discuterà la richiesta di aprire nuovamente una procedura di mobilità volontaria, il 21 maggio l’ennesimo incontro in Confindustria per il rinnovo del contratto integrativo.
«Siamo a fianco di questi lavoratori in questa vertenza fin dal primo giorno, dicono dall’Unione Sindacale di Base. Oggi invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a portare la loro solidarietà sotto il palazzo dell’Asl. Non scenderemo fino a quando non avremo delle risposte certe da parte della dirigenza Piaggio».
«Anche al governatore Rossi, presente oggi a Pontedera, prosegue USB, chiediamo di prendere una posizione chiara in questa vicenda. La Piaggio ha ricevuto, e sta ancora ricevendo, numerosi finanziamenti pubblici, è giusto che non abbia nessuna responsabilità nei confronti di chi, per anni, ha lavoratori all’interno dello stabilimento ed oggi si ritrova escluso? Non è nostra intenzione incentivare una “guerra” tra vecchi e nuovi lavoratori. Inserire un criterio nelle assunzioni tutela tutti, anche chi oggi si trova ad entrare a lavoro per la prima volta. E’ proprio permettendo all’azienda di scegliere chi assumere senza nessun parametro che si scatenerà una pericolosa competizione tra lavoratori».
«In questa partita si inserisce anche la questione delle trasformazioni da part-time verticale a tempo pieno, conclude il sindacato di base. Sono ancora circa 100 i lavoratori che aspettano di essere confermati. Alcuni di loro hanno scelto di unirsi alla protesta per rivendicare un principio semplice quanto sacrosanto. Ad ogni uscita ci deve essere una trasformazione. Per ogni lavoratore che decide di andare in pensione la Piaggio deve intervenire assumendo a tempo pieno un operaio part-time. E’ ora di dire basta al giochino delle percentuali e alle trattative al ribasso».