Operazione "The Mask": sgominata la banda che rapinava le farmacie
Due rapinatori agli arresti, due ancora in fuga. Operazione fulminea dei carabinieri di Pontedera aiutati da video-sorveglianza e testimonianze
Operavano con violenza, travisati in volto con una mascherina da chirurgo, brandendo un grosso coltello da macellaio e colpendo in fasce orarie ben studiate con appostamenti.
I carabinieri di Pontedera, la mattina di lunedì 10 giugno, hanno sgominato parte di una banda dedita alle rapine in farmacie della Provincia di Pisa.
L’operazione, diretta dal Sostituto procurato della Repubblica di Pisa Giovanni Porpora e denominata “The Mask”, ha garantito l’arresto di due componenti del nucleo criminale: il 21enne Emanuel Ardelean, di nazionalità romena, e Abdelah Aribi, 27 anni, di nazionalità marocchina.
Ancora a piede libero e ricercati dalle forze dell’ordine, gli altri due componenti di 18 e 29 anni, entrambi marocchini, già riconosciuti e individuati, ma sfuggiti all’arresto per rapina aggravata.
I quattro criminali, con regolare permesso di soggiorno e tutti residenti tra Santa Maria a Monte, Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno (alcuni vivevano in casa con i propri genitori ignari dell’attività criminale dei figli), tra il 6 e il 27 aprile 2019 erano stati protagonisti di tre rapine ai danni di farmacie della Provincia di Pisa.
Il 6 aprile avevano assaltato la Farmacia Ricci di Perignano di Lari, impossessandosi di 3.900 euro circa; il 24 aprile, la banda aveva colpito a Latignano di Cascina, derubando la Farmacia Nunziata di 150 euro e uno smartphone; il 27 aprile, infine, la banda aveva preso di mira la Farmacia Fontana di San Giovanni alla Vena, nel comune di Vicopisano, impossessandosi di circa 1.200 euro.
In occasione dell’ultimo colpo accertato dai carabinieri, i criminali avevano anche provato a sfondare la porta della stanza dentro cui si era nascosto il farmacista, non riuscendo nell’impresa.
In tutte le occasioni, comunque, come accertato dalle indagini, il gruppo criminale, che operava sempre nello stesso modo, cambiando gli attori ma attenendosi ad un piano preciso, aveva agito con estrema violenza, terrorizzando i farmacisti e le persone presenti al momento della rapina.
Fondamentale per l’individuazione della banda di criminali, l’utilizzo delle telecamere della video-sorveglianza installate lungo le strade dai comuni della Provincia, quelle dei privati e le testimonianze dei presenti ai diversi eventi.
La banda, infatti, ogni volta controllava in macchina (una Fiat Punto) le zone immediatamente limitrofe alle farmacie da colpire, e ogni volta, anche se con attori differenti, agiva con soli due uomini (mentre gli altri due restavano a fare il palo).
Finito il colpo, i rapinatori fuggivano a piedi per poi essere caricati nuovamente in macchina dai “colleghi” e scappare.
Proprio la Fiat Punto utilizzata per le rapine, riconosciuta dalle testimonianze ed individuata tramite le telecamere, è stata messa al centro delle indagini fino alla cattura di due dei 4 malviventi.
Tra le caratteristiche della banda della “mascherina”: l’uso di un grosso coltello per intimorire le vittime e mai utilizzato davvero; l’utilizzo di maschere da chirurgo, cappucci e copricollo per travisare i volti; l’uso di una macchina “pulita” ed intestata alla mamma di uno dei rapinatori.
Tutti e quattro i banditi avevano già cumulato diversi precedenti specifici e al momento, le forze dell’ordine, pensano che la banda di rapinatori potrebbe avere colpito anche in altre province della Toscana come Pistoia e Lucca.
Nella foto allegata: da sx Michele Cataneo (Comandante Compagnia carabinieri di Pontedera) e Lapo Chiti (Comandante della stazione dei carabinieri di Cenaia)