Autogol Apes, invia i solleciti di pagamento, ma gli inquilini sono in regola
Nei giorni scorsi sono arrivati i solleciti di pagamento agli inquilini di case popolari, in molti casi si tratta di errori con lettere giunte a chi ha sempre regolarmente pagato
Sono centinaia le lettere inviate da Apes con le quali l’azienda Pisana per l’edilizia sociale bolla come morosi, si va da una rata, fino ad arrivare a molte mensilità, gli inquilini delle case popolari intimendo loro di mettersi in regola pena "il recupero forzoso" della cifra dovuta.
Niente di strano se non fosse che queste lettere sono state inviate a cittadini pisani che ogni mese pagano regolarmente la propria rata di affitto compresa dei costi accessori e non fa differenza se l’affittuario versa la quota attraverso il pagamento del bollettino postale o tramite Rid bancario, i solleciti di pagamento sono arrivati indistintamente a chi usa l’uno o l’altro metodo di pagamento.
Una scocciatura non di poco conto che inizia con il doversi recare all’ufficio postale per ritirare la raccomandata, perché al passaggio del postino non si era in casa ma al lavoro, fino al dover ricercare, talvolta recandosi in banca, le quietanze di pagamento, e presentarle ad Apes che verifica la correttezza dei pagamenti certificando quindi il proprio errore nell’inviare la lettera di sollecito che, soprattutto nel caso di persone molto anziane, bisognose anche di assistenza da parte dei familiari, suscita anche ansia e preoccupazione.
Ben vengano i controlli e le ingiunzioni di pagamento per chi, e ce ne sono, non paga l’affitto nella casa popolare, ma la sensazione che i molti lettori che ci hanno segnalato il disservizio (chiamiamolo così) è che si sia voluto sparare nel mucchio per cercare di stanare i colpevoli.