Pisa, 20.000 euro per avvicinare i giovani al mondo del Terzo settore

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 17 Luglio 2019

Il bando  “Giovani protagonisti per le comunità locali” , promosso da  Cesvot, Regione Toscana-Giovanisì e Fondazione Monte dei Paschi

Quattro i progetti finanziati a Pisa, per un totale di circa 20.000 euro, attraverso il bando regionale “Giovani protagonisti per le comunità locali” promosso da Cesvot con il sostegno del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale, Regione Toscana – Giovanisì e Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Un progetto regionale nato con un obiettivo: coinvolgere e rendere i giovani protagonisti del mondo del volontariato e dell'associazionismo, abbassando l'età media dei volontari e degli operatori.

I progetti che avranno accesso ai finanziamenti sono. “Ora di cambiare”, del Circolo Legambiente Pisa (capofila) e Arci comitato di Pisa Onlus “Smart - utilizzo delle tecnologie digitali e CAA per l’accessibilità mussale” di Autismo Pisa Onlus (capofila) e Coordinamento etico dei Caregivers, Unione italiana Lotta  alla distrofia muscolare sezione di Pisa; “Animare la città” di Acli provinciale Pisa (capofila) e Associazione Ora Legale; “Museo dell’Empatia”, dell’Associazione italiana persone down sezione Pisa (capofila) e La Tartaruga

In tutta la Toscana sono stati 54 progetti vincitori presentati dagli enti del terzo settore toscani iscritti ai registri del volontariato, della promozione sociale e all’anagrafe delle onlus.

A Pisa sono state selezionate quattro iniziative di carattere sociale e culturale dedicati ai ragazzi. Si va dallo sviluppo di strumenti idonei a rendere le visite museali più adatte alle esigenze dei ragazzi disabili alla creazione di un Museo dell’Empatia per aiutare l’inclusione sociale dei ragazzi con la sindrome di Down, a progetti di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e esperienze di cittadinanza attiva

«La risposta al bando è stata entusiasmante e la qualità dei progetti alta, dichiara il presidente di Cesvot, Federico Gelli, il mondo del volontariato ha bisogno della motivazione, della forza e della curiosità dei giovani. Sarà un rapporto di scambio e di crescita reciproco. I ragazzi avranno l'opportunità di conoscere e costruirsi una coscienza civile più solida e avvicinarsi a un settore complesso ma affascinate, per sentirsi parte di una comunità più ampia e contribuire a crearne il futuro».

Dai dati Istat, confermati anche dalla ricerca Cesvot “Capire il cambiamento. Giovani e partecipazione” e dallo studio di Regione Toscana “I giovani in Toscana. Vita e identità”, il tasso di volontariato giovanile in Toscana è ancora basso: l’11,2%, percentuale che sale al 16,7% se consideriamo la partecipazione gratuita ad altre tipologie di organizzazioni non profit. Valori che sono un po’ più alti rispetto alla media nazionale, il 12,9%. Tuttavia, una visione ottimistica è data dai dati di lungo periodo sulla propensione al volontariato, che è andata gradualmente aumentando negli anni: più  40% dal 1993 al 2016 nei giovani tra i 14 e i 17 anni, del 44% nella fascia di età tra i 18 e i 19 anni, e del 37% per i giovani di età compresa tra i 20 e i 24 anni di età.  Sempre secondo l’Istat, per il 28,1% dei giovani che svolgono attività di volontariato l’impegno in una associazione “cambia il modo di vedere le cose” e secondo il 20,4% contribuisce a creare una  “maggiore coscienza civile”.

 

massimo.corsini