Picchi (PD): «pesi e misure diversi della giunta Conti»
Continua a far parlare Il mancato spettacolo del Circo Paniko a Tirrenia
«Ho chiesto agli uffici atti e relazioni per capire cosa fosse successo in merito alle autorizzazioni per il circo "Paniko"», lo afferma Olivia Picchi, consigliera comunale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione cultura.
«Il ccn di Tirrenia manda la richiesta per le autorizzazioni per lo spettacolo il 5 luglio, prova così Picchi a ricostruire la vicenda, l'ufficio risponde con richiesta di integrazioni solo il 15 luglio. Il 18 arrivano le integrazioni, altre richieste dal Comune sono arrivate il 22 /7 con scadenza il 25/7. E' chiaro che l'evento (che doveva svolgersi dal 19 al 28 luglio) a quel punto salta. E' vero che le richieste devono pervenire agli uffici 30 giorni prima della data della manifestazione, ma è pur vero che quando si tratta di eventi di "pubblica utilità" e che interessano associazioni di persone che gratuitamente si spendono per il loro territorio ci dovrebbe essere qualche sensibilità in più». «Nessuno pretende favoritismi, precisa la consigliera Dem, ma le normative possono essere "utilizzate" in tante modi. Viene il dubbio che ci si sia trincerati dietro le regole per ostacolare un evento meno gradito di altri, oppure mettiamola in un'altra maniera, ci sono eventi per i quali si è utilizzata quella sensibilità ed attenzione che ha fatto sì che tutto sia andato a buon fine. Mi viene in mente ad esempio il festival "Numeri Primi" dove pubblicità, pagine fb ed indicazioni della logistica sono stati resi noti al pubblico ben prima delle autorizzazioni formali. Il dubbio diviene quasi una conferma quando leggo, nella relazione della dirigente, cito testualmente: "Sarebbe stato comunque problematico, sotto il profilo della sicurezza, autorizzare lo spettacolo, da tenersi nella piccola area centrale di Tirrenia, prima del 21 luglio, per la sovrapposizione con le manifestazioni legate alla “Notte blu”».
«Il punto è "tutto qua", c'era una manifestazione che non doveva essere oscurata, se si avesse una visione più lunga del proprio naso si capirebbe che le due manifestazioni avrebbero giovato una all'altra e al territorio utilità, attacca Picchi. Ma il punto è un altro, è quella sensibilità in più che si usa sempre e solo verso un'associazione, che presta i suoi funzionari alla Giunta Conti, la stessa che ieri, in un evento inserito nel cartellone di Marenia ha chiuso per una festa privata mezza terrazza. La stessa festa per cui il Sindaco e gli assessori hanno lasciato il consiglio comunale, più interessati ai fuochi di artificio che non alle questioni che interessano la città. Si sono candidati contro la Kasta e hanno finito per esserne la peggiore espressione», conclude così la consigliera.