Ponte di Lugnano, i commercianti si appellano al Tg regionale

Cronaca
Vicopisano
Mercoledì, 31 Luglio 2019

Lavori più spediti. L'imperativo del presidente Cecchi: “La Provincia usi i soldi dei comuni!”

Con un comunicato Confcommercio torna sulla chiusura del ponte di Lugnano e sulle conseguenze patite dai commercianti della zona. A Lugnano, nelle scorse ore, anche le telecamere del Tg 3 Regionale.

Scrive Confcommercio: Le telecamere del Tg 3 Regionale, con l'inviata Cristina Benedetti, sono tornate a Lugnano per riprendere e dare voce, a quasi due mesi dalla chiusura del ponte, alla sofferenza delle imprese e delle attività commerciali coinvolte. Tanti disagi, incassi dimezzati, con picchi fino al 90%, clienti che non si vedono più, preoccupazione tra i dipendenti e quelle risposte che la provincia di Pisa continua a non dare.

La lingua batte dove il dente duole e il presidente dei commercianti Confcommercio di Lugnano Luigi Cecchi torna a chiamare in causa proprio la provincia di Pisa: “Il presidente Angori non può continuare ad ignorarci e far finta di nulla, a non rispondere alle nostre precise richieste e legittime domande. In particolare, non riusciamo in alcun modo a comprendere il fatto che, a fronte di uno stanziamento di risorse da parte dei comuni di Vicopisano e Cascina, per una cifra non lontana dai 100 mila euro, la provincia non accenni in alcun modo a voler impiegare questi soldi. Soldi dei cittadini che la provincia deve usare per accorciare il più possibile i tempi di riapertura dello stesso ponte. Per raggiungere questo obiettivo fondamentale per tante aziende, si deve lavorare senza sosta di sabato, di domenica, a ferragosto” - questo l'appello dello stesso Cecchi alle telecamere del Tg regionale: “Ogni giorno in meno di chiusura del ponte è una boccata di ossigeno per tutti e una possibilità in più per continuare a lavorare decorosamente, senza perdere la speranza. Ma occorre agire subito, senza ulteriori tentennamenti”.

Un invito che Luca Favilli, referente territoriale di Confcommercio, estende ai comuni: “Abbiamo chiesto loro di farsi portavoce delle aziende dei loro territori in difficoltà, e di premere con insistenza sull'ente provinciale proprio al fine di impiegare quei soldi stanziati per anticipare al massimo possibile la data del 2 settembre”.

redazione.cascinanotizie