Fortini (Geofor): "I Comuni lascino da parte le rivalità e le carte bollate per costruire soluzioni ai problemi"
Intervista esclusiva di Punto Radio al presidente di Geofor SpA, Daniele Fortini, a quasi due anni dalla sua nomina. Tra criticità passate e presenti e le sfide del prossimo futuro.
Non sono ancora due anni che Daniele Fortini ha assunto la presidenza della società di gestione del ciclo dei rifiuti dell’area pisana, servendo ben 24 comuni, la Geofor SpA.
“Fui contattato dall’allora Sindaco di Pontedera Millozzi, con cui avevo avuto dei contatti in precedenza, che mi chiese se avessi voluto accettare la guida di Geofor. Venivo da esperienze fatte con società del settore ma in grandi realtà come napoli, Roma, per poi assumere la presidenza di Federambiente”.
A Punto Radio, stimolato da Massimo Marini, durante la trasmissione “Primo Piano”, in un’intervista esclusiva, Fortini ha raccontato questo suo primo anno e mezzo da pisano, senza tralasciare criticità e stoccate alla politica, ma sempre con garbo, diplomazia e toni pacati. Assieme a lui il responsabile della comunicazione David Filippi.
“E’ stato un periodo complicato, in primis lo spegnimento dell’inceneritore di Ospedaletto, dopo 42 anni, siamo stati costretti a fermare quella macchina vecchia e dover dirottare ben 35.000 tonnellate di rifiuti a impianti esterni alla nostra società. Dava una bella mano per i rifiuti indifferenziati e con un recupero di energia importante. I 22 lavoratori sono stati dirottati su altri settori. Non abbiamo licenziato nessuno. C’è stata poi la decisione della Cina di non accettare più rifiuti differenziati provenienti dall’Europa e quindi tonnellate di carta, ad esempio, sono adesso stoccate nei magazzini, con difficoltà per il loro recupero. Infine abbiamo avuto un forte aumento dei costi per la raccolta del vetro. Circostanze che hanno fatto diminuire i ricavi dalla vendita da materie riciclabili. In più, ricordiamo, che nel 2017 fu chiuso l’impianto di compostaggio di Pontedera, per sostituirlo con uno più moderno, questo ha comportato che tutta la frazione organica, ancora non possiamo trattarla in casa. Il nuovo impianto è quasi pronto siamo al 95% solo che a una settimana dalla consegna l’impresa che aveva vinto la gara ha dichiarato fallimento. Il nostro impegno è quello di ripartire il prima possibile e consentire nel giro di pochi mesi di avere l’opera completa, si pensa nella primavera 2020, in modo da poter trattare 44.000 tonnellate di rifiuti organici.”
Come si vede non sembra siano stati mesi facili per la gestione di Geofor.
“Si, però c’è da dire che abbiamo bissato il risultato del 70% di raccolta differenziata, non abbiamo aumentato le tariffe e abbiamo gestito con ordine il ciclo dei rifiuti senza dover andare in emergenza. L’azienda è in grado di presidiare le fasi più turbolente, a dimostrazione di una azienda capace, con tante competenze qualificate interne. Il momento più complicato è stato il prendere atti del fallimento del soggetto che doveva consegnarci il nuovo impianto di compostaggio. L’abbiamo saputo per caso, grazie al Direttore pesce che ha rapporti con chi gestisce il ciclo dei rifiuti in Liguria e ci ha telefonato dicendoci che la società aveva chiesto il fallimento. Il tutto si è fermato all’ultimo chilometro, manca veramente poco, eravamo nei tempi previsti dal bando di gara.”
Fortini ha anche la speranza che si possa realizzare un nuovo impianto di incenerimento in modo da riportare in loco il trattamento delle 35.000 tonnellate di indifferenziato.
“Si, ho questa speranza, quella di poter realizzare un nuovo impianto ad Ospedaletto. Qui però ci sono alcune questioni, l’inceneritore chiuso è di proprietà di Geofor Patrimonio, noi lo gestivamo solo. Dalla’latr parte l’ATO (l’area che comprende le province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno, oltre 1 milione e 300 mila abitanti) di competenza ha verificato che c’è un gap di trattamento termo valorizzato. E quindi va messo in conto che o li trattiamo fuori o facciamo un nuovo impianto.”
Per fare scelte importanti c’è però la necessità di avere unità di intenti, nel passato ci sono stati Sindaci che hanno sollevato critiche su alcune scelte.
“A questo punto rivolgo un appello. Ricordiamo che Rete Ambiente, la società che dovrà gestire il ciclo dei rifiuti in tutto l’ATO di competenza è nata nel 2010, registrata nel 2011 alla camera di Commercio di Pisa. Da allora al 2018 è una società inattiva, così come ancora oggi. La sua più grande spesa sino ad oggi è stata quella di pagare gli avvocati per difendersi dai suoi stessi soci (che sono i Sindaci dei Comuni dell’ATO), difendersi dalle eccezioni dei suoi stessi soci: Livorno, Pisa, Cascina, massa e altri Comuni. In questo vedo una debolezza della politica, perché quando i contenziosi, i dubbi che sono assolutamente legittimi, delle Amministrazioni Locali si traducono in carte bollate vuol dire che lì c’è un punto di frattura delle capacità politiche di costruire le soluzioni alle problematiche che di volta in volta si presentano. Qualcosa a Livorno, ad esempio, è cambiato, la nuova amministrazione adesso dialoga, propone soluzioni per le problematiche lo riguardano e quindi siamo ai tavoli per risolvere le problematiche. Oggi finalmente siamo giunti ad una sintesi e Rete Ambiente, sulla base delle decisioni dei Comuni che sono i soci, è stato deciso che sarà una società interamente pubblica, al 100% dei Comuni che ne fanno parte che gestirà direttamente il ciclo dei rifiuti per tutto l’ambito, per tutti e 100 i comuni che ne fanno parte. Il modello organizzativo contempla una capogruppo, Rete Ambiente che si occuperà della strategia, della pianificazione, della finanza, della gestione industriale degli impianti, del controllo di gestione e resteranno invece sul territorio tutte le società che si occuperanno direttamente con la cura del territorio, così i sindaci potranno continuare ad avere un rapporto diretto con i soggetti che si occupano del ciclo dei rifiuti. Il Presidente sarà nominato dai soci sindaci, ognuno per la propria quota di rappresentanza. Il tutto dovrebbe essere realtà da luglio 2020. Questo penso sia davvero un progetto affascinante e se i Comuni mettono da parte rivalità e contese che hanno a che fare con esigenze localistiche e mettono in campo la loro intelligenza si potrebbe andare veramente molto lontano. Non ne faccio una questione di destra o sinistra, un esempio a tale proposito è la vicenda della equiparazione dei lavoratori in appalto con quelli di Geofor, tutti i Sindaci di qualsiasi provenienza politica si sono espressi positivamente.”
A breve si andrà a gara per l’acquisizione di servizi inerenti la raccolta dei rifiuti in appalto che sino ad ora è stato gestito dalla società AVR.
“Questa è la imminente priorità e vogliamo che chi vincerà la gara lo faccia meglio, molto meglio sia verso i lavoratori che verso i territori. Sarà un bando di gara innovativo, trattamento equo dei lavoratori, miglioramento dei servizi sul territorio. AVR ha espresso la volontà di abbandonare il nostro territorio, in questo si è un po’ lasciata andare nelle prestazioni, prova ne sono le sanzioni che gli abbiamo comminato. Il bando sarà pubblicato entro la settimana.”