"Non ci siamo tirati indietro" lo dice l'Assessore F. Mellea di Cascina
Uno dei temi centrali della campagna elettorale, anche e soprattutto in questi ultimi giorni in vista del ballottaggio di domenica 19 giugno e dopo la presa di posizione da parte dell'esponente pisano dell'Unione Inquilini V. Barachini che accusa la Giunta Antonelli di non aver fatto nulla sul fronte dell'emergenza abitativa, prende la parola l'Assessore alla Casa e ai Servizi Sociali del Comune di Cascina, F. Mellea, con una lettera giunta in redazione che pubblichiamo integralmente.
"Sulla casa non ci siamo tirati indietro! Nonostante la crisi economica, nonostante un patrimonio di alloggi pubblici inadeguato ad arginare una emergenza abitativa che in questi anni è cresciuta, abbiamo dato segnali forti e trovato soluzioni. Abbiamo ascoltato e aiutato tutte le persone che si sono presentate ai nostri sportelli. Nessuno è rimasto indietro.
Ecco che cosa abbiamo fatto negli ultimi 5 anni a Cascina.
Abbiamo erogato contributi economici per oltre 1,3 milioni di euro, tra prevenzioni sfratti e sostegno agli affitti, aiutando oltre 1.500 utenti.
Abbiamo condotto una verifica attenta e mirata, attraverso le dichiarazioni Isee, il catasto, l'Agenzia delle entrate, l'anagrafe, sulle autocertificazioni presentate da chi ha ottenuti alloggi e contributi.
Nel 2015 abbiamo consegnato 20 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica ad altrettante famiglie, mentre altre 4 hanno trovato una soluzione abitativa grazie al Progetto abitare, direttamente gestito dal Comune, in altrettanti appartamenti affittati a canone concordato e reperiti sul mercato.
Abbiamo ottenuto dalla regione Toscana 630mila euro per il recupero dell'ex Centro accoglienza di accoglienza notturna di Titignano, dove realizzeremo 6 strutture alloggiative temporanee per situazioni di grave emergenza abitativa.
Abbiamo aderito al progetto "Abitare solidale" per attivare coabitazioni tra persone con difficoltà economiche e alla ricerca di una casa, basato su un patto abitativo che prevede un reciproco scambio di servizi, in sostituzione dei tradizionali contratti d’affitto.
In Italia la politica per la casa è di fronte a scelte non più rimandabili. La fascia di popolazione più debole non può permettersi affitti alti né tanto meno mutui. Tante famiglie a basso reddito, di recente formazione con redditi e patrimoni insufficienti, o con alta mobilità legata ad opportunità di studio e lavoro, preferiscono l'acquisto forzoso della casa ad un affitto molto caro, diventando così proprietari “deboli” che riescono a malapena a sostenere le spese di acquisto e di manutenzione dell'abitazione. Eppure la nostra costituzione al suo articolo 47 “Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione”. Ecco perché non ci siamo tirati indietro."
Fernando Mellea - Assessore al Welfare Comune di Cascina