Quando solidarietà non fa rima con sensibilità
A Castelnuovo Val di Cecina il sindaco incredibilmente fa rimuovere uno striscione di solidarietà al popolo Curdo
Succede in questi giorni in cui le cronache sono afflitte dalla guerra proclamata dalla Turchia al popolo Curdo, che in modo, anche bipartisan, si esprima solidarietà al popolo oppresso. Succede quindi che in un paese abitato da poco più di 2.000 anime, il locale circolo Arci decida di far sentire la sua flebile voce di vicinanza al popolo Curdo. Un piccolo gesto dal grande significato, ma purtroppo la notizia non sta qui. C'è dell'altro e lo riporta con una nota stampa Alessandra Nardini, consigliera regionale del Partito Deomcratico che denuncia pubblicamente il gesto del sindaco di Castelnuovo Alberto Ferrini che ha deciso di far rimuovere quello striscione invocando un presunto decoro urbano. Ecco, la notizia sta qui: un circolo esprime solidarietà ad un popolo martoriato dalla guerra e un sindaco decide che questo è contro il decoro urbano.
«A Castelnuovo Val di Cecina, afferma Alessandra Nardini, il sindaco con una rapidità di iniziativa che non si registra in nessun altro ambito della sua Amministrazione, ha fatto rimuovere lo striscione di solidarietà al popolo curdo affisso fuori dal circolo ARCI. Ferrini probabilmente considera contraria al decoro una manifestazione di sdegno di fronte all'aggressione di Erdogan del Nord della Siria, già condannata dalle principali istituzioni internazionali. Ciò su cui si dovrebbe concentrare è invece il malgoverno del Comune e l'incapacità quotidiana di tutelare il decoro urbano, quello vero».