Edicola confiscata alla Mafia rimossa. Acli: “Grave errore. Viene meno un simbolo della città”
L'Acli chiede al Comune di Pisa maggiore chiarezza sulle motivazioni della rimozione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviato alla redazione dall'Acli Toscana.
"Togliere quella edicola è stato un errore perché significa aver tolto l'esempio fisico che la mafia esiste, che si può combattere e si può battere. Ogni persona che ci passava davanti poteva vedere immediatamente che le organizzazioni criminali sono arrivate anche nel nostro territorio, che non sono quindi una astrazione ma che, come piovre, allungano i propri tentacoli ovunque”.
E' quanto dichiarato da Giacomo Martelli, presidente delle Acli Toscana, in merito alla rimozione dell'edicola nel centro di Pisa confiscata alle mafie nel 2014.
“Privare la città di Pisa di quel simbolo della lotta alle mafie significa invece pensare che il pericolo non esista e che si può far finta di nulla. Lasciare quell'edicola al suo posto e valorizzarla con un progetto di riutilizzo sociale era un dovere civico e averla rimossa significa non aver compreso a fondo l'alto valore simbolico che rappresentava. Il nostro appello all'amministrazione comunale e alle Istituzioni perché facciano chiarezza sulle motivazioni che hanno portato alla sua rimozione e illustrino le azioni che intendono mettere in campo per continuare il lavoro di sensibilizzazione su questa importante tematica” conclude Martelli.
“Quel vuoto – aggiunge Paolo Martinelli, presidente Acli Pisa - lascia amarezza perché non se n'è voluto comprendere a fondo il significato, ma soprattutto non si è capito il messaggio devastante che la sua rimozione inaspettata e non concertata porta con sé. Che si torni tutti a partecipare con consapevolezza (non solo quando fa notizia) e che la Politica torni a volare alto. Ce n'è tanto bisogno”.
Ieri Punto Radio ha dedicato la puntata di Primo Piano all'edicola confiscata alla Mafia di Borgo Stretto e alla polemica politica scatenatasi a Pisa.
Sull'argomento, la redazione ha ascoltato le posizioni di Gabriele Santoni (ex sindaco di San Giuliano Terme), don Armando Zappolini, Giovanni Garzella (ex consigliere comunale di Forza Italia) e Maurizio Nerini (consigliere comunale di Noi Adesso Pisa - Fratelli d'Italia)
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