"La sicurezza come business". Diritti in comune attacca "Il connubio tra la Lega e il Corpo Guardie città"
"Si spenderanno 40 mila euro in un mese per controllare fioriere, le pensiline della piazza della stazione, nonché per presidiare esternamente l’ufficio della Polizia municipale in Gallerie Gramsci"
Non l'ha certo mandato a dire.
Il messaggio del gruppo di minoranza in consiglio comunale a Pisa, Diritti in comune, è chiaro e netto.
"La Lega sta trasformando il tema della sicurezza in un vero e proprio business" e a beneficiarne è il "Corpo Guardie di città", di cui Alessandro Bargagna, capogruppo in consiglio comunale della Lega è "al contempo security manager e figura amministrativa di questa società".
Riporta la nota di Diritti in comune.
"La Lega sta trasformando il tema della sicurezza in un vero e proprio business. Decine di migliaia di euro finiscono così nelle casse del Corpo Guardie di città. Era successo a Cascina e ora accade nella nostra città sia attraverso il Comune sia attraverso società partecipare come Pisamo.
Dallo scorso Agosto stiamo denunciando questo scempio da parte della giunta Conti che prova, contravvenendo alle normative vigenti, a privatizzare funzioni proprie dello Stato, come recentemente ribadito anche da una circolare del Ministero dell'Interno.
L'affidamento del servizio di controllo in zona stazione al Corpo Guardie di città, avvenuto tramite un ripetuto meccanismo di gare fino a che ne è rimasta una sola, non ha nulla a che vedere con la sicurezza ma è solo propaganda, come dimostra quanto contenuto nello stesso bando: si spenderanno 40 mila euro in un mese per controllare fioriere, le pensiline della piazza della stazione, nonché per presidiare esternamente l’ufficio della Polizia municipale in Gallerie Gramsci.
Da tempo abbiamo evidenziato il connubio tra la Lega e le Guardie di città, un connubio che trova la sua piena espressione nel capogruppo in consiglio comunale della Lega, Alessandro Bargagna, al contempo security manager e figura amministrativa di questa società.
Già in altre occasioni, e in particolare in occasione dell'analisi fatta in seconda commissione consiliare sul bando per la sicurezza degli istituti scolastici, abbiamo sollevato un problema relativo alla commistione di questi ruoli.
L’affidamento da parte della amministrazione comunale al Corpo Guardie di città non solo è uno sperpero di denaro pubblico ma mira a costruire una ronda armata privata al servizio della Giunta comunale, in contrasto con le normative vigenti.
Su questo solleciteremo nuovamente il Prefetto e il Questore perchè non sia autorizzato un tale servizio".
Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile