Drammatico calo delle donazioni di sangue
La donazione di sangue rientra fra le attività che si possono fare in quanto considerata "situazione di necessità"
“Donare il sangue è sicuro e non ha alcuna controindicazione. Venite a donare perché il bisogno di sangue nei nostri ospedali non conosce pause”. Questo l’appello rivolto da tutti i responsabili dei centri trasfusionali aziendali che in questi giorni, dopo un diminuzione da inizio anno di circa il 10 per cento, hanno visto calare drasticamente il numero delle donazioni di sangue o sue componenti.
Le attività sanitarie di donazione e raccolta rientrano nei livelli essenziali di assistenza (Lea) e non possono quindi venir meno nei processi di cura. Il sangue negli ospedali serve adesso come sempre e i donatori non devono temere di donarlo perché da una parte non ci sono rischi di nessun tipo e dall’altra continua la richiesta da parte di chi ha patologie o subisce interventi che ne richiedano l’utilizzo.
Tutti i centri trasfusionali aziendali hanno messo in atto misure di sicurezza per donatori e operatori: agli accessi ci sono controlli sui donatori, i posti nelle sale di attesa sono distanziati così come sulle poltrone di donazione. Anche i riceventi possono stare tranquilli perché non è scientificamente documentato il rischio di trasmissione trasfusionale Covid-19, così come non lo era stato nelle precedenti epidemie di Mers o Sars.
La normativa emessa dal Centro nazionale sangue insieme all’Istituto superiore di sanità prevede la sospensione temporanea di 14 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese o dopo la possibile esposizione al rischio di contagio per contatto di soggetti con infezione documentata da SARS-CoV-2. Riguardo la limitazione degli spostamenti la donazione di sangue e di emocomponenti può essere considerata inclusa tra le "situazioni di necessità" di cui al DPCM e di conseguenza possono ritenersi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano a donare. E’ comunque consigliato, adesso più di sempre, programmare la propria donazione telefonando ai numeri messi a disposizione dai centri trasfusionali e riportati qua sotto o dalle associazioni locali ed evitare accessi diretti.
Chiunque può essere donatore, uomo o donna, di età compresa tra i 18 e i 65 anni in condizioni di buona salute e con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di riposo retribuita. Chi dona per la prima volta (aspirante donatore) può farlo esclusivamente dopo aver effettuato un colloquio preventivo con i medici ed esami di controllo pre-donazione. La cosiddetta “donazione differita” ha lo scopo di aumentare la sicurezza trasfusionale per i pazienti e tutelare la salute del cittadino.
Sul sito della Azienda USL Toscana nord ovest nella sezione “Come fare per” sono riportate le risposte alle domande più frequenti sull’argomento e indicazioni sul centro trasfusionale più vicino.